Il legno di cirmolo è una delle tante proposte che la medicina alternativa propone come panacea di molti mali. Portato alla ribalta da trasmissioni televisive, ha fatto cadere molte persone nella fallacia ab auctoritate: l’ha detto la televisione, è vero! Vediamo come stanno le cose.
Il pino cembro
Cirmolo è il nome volgare del pino cembro (Pinus cembra), un albero sempreverde aghifoglie comune sulle Alpi, dai 1800 ai 2000 m di altitudine nella fascia boschiva superiore dove convive coi il larice. Si tratta dell’unico pino a cinque aghi presente in modo spontaneo in Europa, con aghi lunghi fino a 8 cm, di colore scuro nella parte superiore e grigio in quella inferiore. La pianta è alta sui 15 m, ma può raggiungere i 25 m, è molto longeva, potendo raggiungere anche i 1.000 anni, grazie anche alla capacità di sopportare inverni rigidissimi.
I coni (sporofilli) sono lunghi da 4 a 10 cm e maturano in estate; quelli femminili sono ovoidali, peduncolati e con colore che va dal rosa al viola; quelli maschili sono invece rossi e raggruppati nella parte finale dei rami. Una volta fecondati (pigne), i coni femminili cadono interi senza aprire le squame con i semi che vengono liberati dall’azione di animali.
Usi del legno di cirmolo
Il legno di cirmolo è molto pregiato e nel Trentino viene utilizzato per sculture (Val Gardena), essendo uno dei legni più adatti per l’intaglio.
In silvicoltura il cirmolo è usato nei rimboschimenti e nei parchi di luoghi a clima abbastanza freddo come pianta ornamentale
I pinoli sono commestibili ed erano usati per specialità locali (strudel).
Il legno di cirmolo può essere usato anche per l’arredamento.

Cirmolo è il nome volgare del pino cembro (Pinus cembra), un albero sempreverde aghifoglie comune sulle Alpi, dai 1800 ai 2000 m di altitudine.
Il legno di cirmolo: aspetti salutistici
Come detto, il legno di cirmolo ha una certa importanza nella medicina alternativa.
Una semplice considerazione di quanto questo legno sia sopravvalutato è il richiamo al principio delle multinazionali: se funzionasse veramente le grandi multinazionali del farmaco lo userebbero per preparare presidi sanitari, con enormi guadagni, cosa che non avviene.
Viene utilizzato in guanciali (per esempio con lana merinos e trucioli di legno di cirmolo), di solito molto costosi perché impreziositi con altre soluzioni salutistiche (tessuti trattati con aloe vera). Secondo i fautori dell’impiego di legno di cirmolo, abbasserebbe la frequenza cardiaca, migliorerebbe la qualità del sonno, favorendo il recupero energetico, avrebbe effetto antibatterico e contribuirebbe, fra l’altro, a tenere lontani scarafaggi e tarme.
La sua azione si può semplicemente spiegare con l’effetto placebo di chi lo impiega, amplificato dalla gradevolezza del profumo che il legno di cirmolo emana. La sua azione è quindi paragonabile a tutto ciò che rende gradevole un ambiente, agendo positivamente sulla psicologia di soggetti particolarmente sensibili a una visione rilassata dell’ambiente abitativo.