L’otite è un’infiammazione dell’orecchio che può avvenire a vari livelli, l’otite può infatti riguardare l’orecchio esterno (padiglione auricolare), l’orecchio medio (timpano e strutture connesse) oppure l’orecchio interno (labirinto). Generalmente l’otite è causata da infezioni di batteri o funghi, che possono per esempio essere veicolati dall’acqua (anche se fortunatamente il trattamento di sanificazione dell’acqua abbassa molto il rischio nelle piscine) o dall’introduzione di oggetti (per esempio gli auricolari possono veicolare infezioni se non puliti e persino i cotton fioc non sarebbero indicati per l’introduzione nelle orecchie per la pulizia e la rimozione del cerume in eccesso. A tal fine sarebbero preferibili gli appositi spray).
Un’occasionale otite può capitare, ma occorre sottolineare fin da subito l’importanza di un trattamento adeguato, generalmente a basi di farmaci antinfiammatori e antibiotici da assumere scrupolosamente e nelle modalità corrette. Le ragioni per cui è molto importante non sottovalutare l’otite dipendono dal fatto che quando questo disturbo non viene adeguatamente trattato può dare origine a recidive ed essere causa di notevole dolore e disagi come acufeni, senso di ovattamento e vertigini, oltre a possibili danni permanenti all’udito. Il disturbo non va quindi sottovalutato, in special modo nei bambini.
Vista l’importanza di una cura scrupolosa onde evitare complicazioni e recidive non sono tantissimi i rimedi naturali a disposizione e si raccomanda di contattare il proprio medico qualora i sintomi sfociassero in dolore persistente o perdurassero per più di qualche giorno. Lo specialista per la cura delle malattie dell’orecchio è l’otorino.
Per approfondimenti, consultare l’articolo sull’otite. Inoltre, nel presente articolo non vengono citati rimedi, genericamente classificati come naturali, ma che non hanno validità scientifica e appartengono alla medicina alternativa (per esempio l’omeopatia e i fiori di Bach).
Rimedi naturali
Preferire la stazione eretta – La stazione eretta può facilitare il drenaggio e la diminuzione della pressione sull’orecchio derivante da un accumulo di liquidi, tipicamente legato al maggior afflusso di sangue a livello locale indotto dagli stimoli infiammatori. Anche nel caso in cui ci si corichi, specie in caso di otite esterna che coinvolge il padiglione auricolare, è preferibile coricarsi sul lato non dolorante lasciando quello colpito da otite rivolto verso l’alto (ovviamente ipotizzando che l’otite riguardi un solo orecchio e non entrambi, in quel caso è preferibile dormire in posizione supina).
Phon e aria calda – È una convinzione comune che una leggera corrente di aria calda possa dare sollievo al dolore causato dall’otite. In realtà il rimedio è molto blando e il sollievo sicuramente momentaneo.
Sale caldo – Un rimedio comunemente suggerito consiste nell’applicare un panno riempito di sale e fatto ben scaldare sull’orecchio. Anche in questo caso il rimedio non è curativo, bensì serve a dare sollievo rispetto alla dolorabilità dell’otite. Inoltre, non è fondamentale che sia proprio sale il contenuto del sacchetto, bensì in generale qualcosa che permetta di assorbire molto calore e rilasciarlo lentamente, per esempio anche del riso crudo.
Olio caldo – Un altro rimedio naturale spesso consigliato consiste nell’introduzione nell’orecchio di qualche goccio di olio extravergine d’oliva caldo, ma ovviamente non bollente. Occorre ovviamente fare attenzione a che non vi sia una perforazione del timpano. In quel caso non si deve assolutamente introdurre nulla nel canale auricolare, in quanto il dolore può essere veramente notevole.

L’otite colpisce 8 bambini su 10, ma non sempre viene diagnosticata correttamente
Tapparsi il naso – Una delle ragioni che causano il senso di ovattamento tipico dei cambi di pressione, come durante il passaggio in auto in una galleria oppure in aereo, è la differenza di pressione fra l’aria presenta nel canale auricolare e quella presente nelle trombe di Eustachio, i condotti presenti al di là del timpano e in cui defluisce normalmente il cerume. In questi casi per diminuire il fastidio, sebbene ovviamente sia improprio parlare di otite, è possibile effettuare una manovra che consiste nel tapparsi il naso e poi “soffiare” molto gradualmente l’aria da naso (che però ovviamente non potrà uscire essendo il naso tappato). Questa manovra permette di riequilibrare le due pressioni e generalmente è sufficiente per risolvere il fastidio. A volte è sufficiente anche solo sbadigliare o deglutire, che è il motivo per il quale a volte si consiglia di masticare qualcosa come un chewing-gum durante i viaggi in aereo.
Suffumigi – Qualora non vi sia un’otite infettiva, ma il disagio alle orecchie derivi da una sensazione di pienezza dovuta ad un accumulo di catarro a causa di una malattia da raffreddamento, è possibile trarre giovamento dall’esecuzione di suffumigi con acqua bollente ed eventualmente qualche goccia di qualche olio essenziale ad azione balsamica. Il vapore va inalato posizionandosi con la testa sulla bacinella in cui si è versata l’acqua coperti da un asciugamano, facendo attenzione a non scottarsi.