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Piante officinali

Le piante officinali sono vegetali usati in farmacia ed erboristeria per le loro proprietà curative, da sole come rimedio fitoterapico o insieme ad altre sostanze per produrre farmaci veri e propri. Spesso la funzione delle piante officinali è anche solo quella di correggere il gusto sgradevole di un farmaco in modo naturale.

Secondo la definizione dell’OMS, “si considera pianta medicinale ogni vegetale che contenga, in uno o più dei suoi organi, sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi, o che sono precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche”.

Quando sono dotate di specifici principi attivi (antinfiammatori, sedativi, tonificanti, depurativi, ecc.) queste piante possono contenerli concentrati in diverse parti: fiori, foglie, frutti, corteccia, boccioli, radici, semi ecc.

L’uso di piante officinali può avvenire in diverse forme: tinture madri, gemmoderivati, oli essenziali, tisane.

La tintura madre è una soluzione idroalcolica che si realizza a partire dalla pianta fresca o secca raccolta in un determinato periodo (quello in cui i suoi principi attivi raggiungono il massimo della concentrazione) che varia da specie a specie e fatta macerare nell’alcol per diversi giorni.

I gemmoderivati sono preparati ricavati dai boccioli e dalle gemme delle piante officinali nel periodo primaverile lasciandoli macerare in una soluzione composta da acqua, alcol e glicerina.

Gli oli essenziali vengono estratti soprattutto con la distillazione a vapore, ma nel caso ad esempio degli agrumi si ottengono tramite una particolare spremitura della loro scorza. Sono molto concentrati e vanno utilizzati in poche gocce alla volta.

La tisana è uno dei più tradizionali, facili e diffusi metodi per beneficiare delle proprietà delle piante officinali, in quanto si tratta semplicemente di una bevanda calda ottenuta da parti di pianta triturate ed essiccate, infuse in acqua bollente.

L’uso delle piante officinali va sempre seguito da un medico, in quanto non sono esenti da possibili effetti collaterali o interazione con i farmaci tradizionali.

Piante officinali – Coltivazione

Le tecniche di coltivazione per le piante officinali dipendono dal tipo di specie.

In ogni caso però per avere un raccolto di qualità è importante che il terreno abbia tutte le sostanze nutritive necessarie perché la pianta possa sviluppare i propri principi attivi, quindi bisogna assicurarsi di preparare un substrato piuttosto ricco.

In molti casi è fondamentale anche il periodo di raccolta, perché molte piante officinali hanno un tempo balsamico determinato, cioè un periodo in cui la presenza di principi attivi è maggiore. Questo periodo dipende non solo dalla specificità della pianta, ma anche dalle condizioni dell’ambiente in cui cresce.

Piante officinali: tarassaco

In foto, tarassaco

Piante officinali – Elenco

Ne esistono tantissime varietà: l’elenco delle piante officinali varia da Paese a Paese a seconda delle tradizioni e della disponibilità locale, ognuno ha il suo numero e i suoi tipi diversi, raccolti in documenti ufficiali.

Molte piante aromatiche sono anche officinali, ed esistono anche piante spontanee con proprietà potenzialmente terapeutiche, ma per raccogliere le erbe officinali spontanee bisogna essere esperti nel riconoscimento, per evitare di confonderle con piante tossiche.

Tra le più note e utilizzate piante officinali vi sono (cliccare sul nome per accedere alla scheda) :

  • achillea (calmante dolori addominali)
  • aloe (gastroprotettore, lenitiva)
  • artiglio del diavolo (antireumatico)
  • betulla (depurativa)
  • biancospino (rilassante)
  • calendula (calmante dolori addominali, emolliente, lenitiva)
  • camomilla (disinfettante, emolliente, gastroprotettore)
  • echinacea (immunostimolante)
  • eucalipto (espettorante)
  • equiseto (diuretico)
  • ginepro (digestivo)
  • ginkgo biloba (circolazione)
  • iperico (antisettico, astringente, lenitivo)
  • lavanda (calmante)
  • liquirizia (antisettica, espettorante, tonica)
  • malva (espettorante, gastroprotettore)
  • mirtillo (antiossidante, astringente)
  • passiflora (antispasmodica, calmante, antiossidante)
  • ribes nero (antiossidante)
  • rosa canina (immunostimolante)
  • tarassaco (depurativo)
  • tè verde (depurativo, diuretico)
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