I pidocchi sono un problema piuttosto diffuso, specie in ambito scolastico, in cui è facile che i bambini, giocando fra loro, siano causa di un contagio reciproco. I pidocchi nella fattispecie sono un insieme di insetti che si nutrono di sangue e di cui alcune specie sono in grado di parassitare il corpo umano (l’infestazione prende il nome di pediculosi), pur restando al di fuori del corpo. Essi si insediano generalmente nel cuoio capelluto, la sede più tipicamente nota per le infestazioni da pidocchi, ma possono anche infestarsi sulla cute del corpo, sebbene molto più raramente, o sul pube (piattole).
Considerando il problema più frequente, ovvero le infestazioni del cuoio capelluto, è bene sottolineare che non è vero che i pidocchi colpiscano questa sede a causa della sporcizia: il contagio può avvenire a prescindere dal livello di igiene. Inoltre, non esistono capelli più facilmente suscettibili in funzione del loro colore o della loro lunghezza.
I pidocchi che causano le infestazioni del capo sono minuscoli insetti di colore scuro (precisamente sono i Pediculus humanus capitis) che per l’appunto si fissano ai capelli e si nutrono incidendo la cute e succhiandone il sangue. Non sono veicolo di malattie, ma possono comunque essere causa di disagio, dermatiti e prurito.
Il segno distintivo tipico che permette di riconoscere l’infestazione è la presenza delle uova, i lendini, che sono più facilmente distinguibili ad occhio nudo risetto agli insetti adulti (sebbene siano comunque molto piccole) in quanto di colore chiaro e perché saldamente adese ai capelli tramite un peduncolo.
In caso di pidocchi è possibile avvalersi di specifici trattamenti farmacologici per debellare i parassiti, ma è anche possibile affidarsi a rimedi naturali da accompagnare al trattamento farmacologico, per trattare un’infestazione ancora nella fase inziale oppure da impiegarsi se non si è stati direttamente colpiti, ma si ritiene possibile un contagio. Di seguito sono indicati i rimedi che è possibile prendere in considerazione.
Per approfondimenti, consultare l’articolo sui pidocchi. Inoltre, nel presente articolo non vengono citati rimedi, genericamente classificati come naturali, ma che non hanno validità scientifica e appartengono alla medicina alternativa.
Esamineremo i rimedi più gettonati:
- pettinatura a umido
- risciacqui con aceto
- trattamento con olio d’oliva
- impiego di oli essenziali.
Trattamenti della nonna
Si tratta di soluzioni ottimistiche che vengono citate solo per completezza.
Trattamento con olio di oliva – Questo trattamento è considerato efficace in quanto potenzialmente in grado di soffocare i pidocchi e facilitarne la rimozione. Consiste nell’applicazione di olio di oliva (o di mandorla) sul cuoio capelluto e di un successivo pettinamento. Si può effettuare anche passando una zona della testa alla volta, avvalendosi di molette per facilitare l’operazione. Dopo aver applicato l’olio su sé stessi o sui propri figli (o il partner) si applichi uno shampoo delicato e si risciacqui. Il pettine usato per queste procedure dovrebbe poi essere trattato immergendolo in acqua bollente o lasciandolo o in una soluzione di acqua e candeggina per una decina di minuti. Ovviamente è altrettanto importante il trattamento di lenzuola e asciugamani che sono entrati in contatto con la cute della persona avente colpita da pidocchi.

I bambini più colpiti hanno dai 3 agli 8 anni, circa 50.000, soprattutto nella scuola materna e in quella elementare
Pettinatura a umido – Un metodo molto semplice per combattere i pidocchi è la pettinatura a umido, che consiste nel passare delicatamente un pettine a denti molto fini e fitti sui capelli inumiditi. Questa procedura va effettuata molto pazientemente e a lungo, per diverse volte al giorno, e permette di rimuovere alcune uova e parassiti, risultando efficace nei casi più lievi. Ovviamente nulla vieta di associarla alla terapia farmacologica o ad altri metodi naturali. La pettinatura a umido è uno dei metodi preferenziali per rimuovere un’infestazioni di pidocchi lieve in qualcun altro a noi vicino, per esempio i nostri figli, soprattutto perché questa procedura permette anche di monitore la situazione e di verificare visivamente la presenza di uova, larve o pidocchi. Nel caso si stiano usando questa premura su bambini in età scolare si metta in conto di preparare una forma di intrattenimento che possa distrarli durante l’esecuzione lenta e accurata della pettinatura a umido.
Risciacqui con aceto – Durante ogni lavaggio del cuoio capelluto si eseguano delle applicazioni con mezzo bicchiere di aceto bianco o di mele in un litro d’acqua che poi possono essere seguite dall’applicazione di uno shampoo delicato. Se non si deve uscire e non si è infastiditi dall’odore dell’aceto si può anche effettuare un lavaggio di aceto alla sera e lavare i capelli con uno shampoo delicato al mattino.
Rimedi naturali fitoterapici
Trattamento con oli essenziali –Esistono moltissimi oli essenziali (neem, tea tree, timo, lavanda, anice, menta, origano, eucalipto, cannella) che vengono consigliati anche per tentare il trattamento delle infestazioni da pidocchi. Gli oli essenziali non vanno mai ingeriti ed è preferibile impiegarli solo dopo averli diluiti in un apposito olio vettore, come l’olio di oliva o l’olio/grasso di cocco. Inoltre, è preferibile applicare una piccola quantità di olio essenziale sulla pelle per verificare che non si manifestino reazioni di ipersensibilità. Bisogna applicare gli oli essenziali dopo averli diluiti (1 goccia ogni 10 di olio vettore) e poi lasciarli applicati sulla cute per tutta la notte ad agire. Alla mattina i capelli vanno ben sciacquati con shampoo e abbondante acqua e poi pettinati con un pettine a denti fini per la rimozione delle uova o degli insetti morti. Vi sono tuttavia dei dubbi circa il fatto che a essere efficace siano componenti antimicrobiche degli oli essenziali di per sé, in quanto, se l’effetto su batteri e funghi sembra piuttosto plausibile, non vi sono evidenze nette circa gli effetti insetticidi. È però possibile che l’applicazione di oli determini un ambiente sfavorevole per la sopravvivenza dei pidocchi.
La prevenzione
Lavare accuratamente lenzuola, indumenti e asciugamani – Gli indumenti e i tessuti che entrano in contatto con il cuoio capelluto del soggetto colpito da pidocchi possono essere veicolo di un ulteriore contagio nel nucleo familiare o reiterare l’infestazione, prolungando i tempi di guarigione. Per questa ragione è importate il trattamento di tutti questi tessuti aspergendo accuratamente materassi, cuscini e coperte con uno spray di alcol con qualche goccia degli oli essenziali precedentemente indicati. Inoltre, lenzuola e vestiti dovrebbero essere lavati con acqua bollente, o sterilizzati a secco esponendoli a una temperatura di 70°C per un’ora.