La sindrome del tunnel carpale è una patologia che riguarda i polsi ed è causa di indolenzimento, intorpidimento e dolore alla mano che ne è colpita. La sindrome ha origine dalla compressione di un nervo (nervo mediano) che arriva alle dita della mano (tutte tranne il mignolo che infatti non è mai interessato dalla patologia) dall’avambraccio attraverso un canale anatomico situato nel polso (il tunnel carpale per l’appunto) in cui scorrono anche i tendini delle dita.
Le cause sono da ricercarsi generalmente in un’infiammazione tendinea che causa una riduzione dello spazio nel tunnel carpale, con conseguente compressione del nervo. In altri casi la ragione alla compressione può essere contribuire uno stato di ritenzione idrica, come può avvenire in determinate circostanze, per esempio nelle donne gravidanza.
La sintomatologia è piuttosto fastidiosa e comprende senso di intorpidimento e paralisi delle prime dita e in alcuni casi dolore notturno e compromissione della funzionalità della mano.
Ad essere più esposti alla possibilità di sviluppare questa patologia sono coloro che scrivono molte ore a computer, effettuano attività manuali ripetitive oppure suonano strumenti musicali.
Per approfondimenti, consultare l’articolo sul tunnel carpale. Inoltre, nel presente articolo non vengono citati rimedi, genericamente classificati come naturali, ma che non hanno validità scientifica e appartengono alla medicina alternativa (come l’omeopatia e i fiori di Bach).
Rimedi naturali
Fare pause – Se si stanno compiendo sforzi manuali significativi, per esempio si deve scrivere a computer per molte ore, è consigliabile effettuare delle pause a intervalli regolari per evitare sovraccarichi che possano facilitare l’insorgenza del disturbo o il suo aggravamento.
Corregger posture innaturali – Uno dei motivi per cui si possono infiammare i tendini che passano nel polso è l’adozione continuativa di posizioni innaturali che causano ino sforzo eccessivo di dita e polsi. Occorre adottare posizioni rilassate che non forzino in modo innaturale le proprie mani.
Ginnastica del polso – Nel caso in cui l’infiammazione non sia evidente e pronunciata è possibile considerare l’abitudine a effettuare ginnastica con i polsi per aumentare l’afflusso di sangue in queste strutture e migliorare la situazione. Non è facile definire gli esercizi migliori, ma in generale qualche movimento morbido (rotazione a pugni chiusi, aprire e chiudere ritmicamente le dita, intrecciare le mani davanti a se, come in gesto di preghiera, con i gomiti rilassati e appoggiati al torso, e poi muovere i polsi come a disegnare un otto orizzontale con le nocche intrecciate) e uno stretching blando (stendendo il braccio davanti a sé con il polso verso l’alto e le dita piegate verso il basso con l’altra mano, oppure ruotando il pollice verso l’esterno, sempre con l’ausilio dell’altra mano), possono essere esercizi da inserire nelle pause per migliorare ulteriormente la situazione.
Tenere la mano sollevata – Questo semplice rimedio può essere particolarmente utile quando l’infiammazione è causata da ritenzione idrica, per esempio in gravidanza. È possibile programmare dei periodi di riposo con la mano e il polso sollevati per facilitare la decompressione del tunnel carpale dai liquidi in eccesso.

La frequenza con cui la sindrome del tunnel carpale si osserva nella popolazione è circa tre volte più elevata nella donna
Ghiaccio – Un semplice rimedio, economico e che può rivelarsi piuttosto efficace, è l’applicazione del ghiaccio. Si può applicare una borsa del ghiaccio, avvolta in un panno per evitare problemi alla pelle nel punto di contatto, per 20 minuti per due/tre volte al giorno per sfiammare i tendini del tunnel carpale che comprimono il nervo mediano. In assenza di borsa del ghiaccio si può anche usare un sacchetto di verdura congelata, avendo sempre cura di non irritare la pelle con l’applicazione diretta.
Arnica – Fra i rimedi erboristici più gettonati vi sono le pomate a base di arnica. Sebbene le potenzialità di questa pianta siano ampiamente sopravvalutate è comunque possibile ottenere un blando effetto antinfiammatorio che può risolvere un problema occasionale e lieve di infiammazione tendinea.