Biochetasi in gravidanza: si può prendere? Può far male alla gestante o al feto?
Biochetasi è un medicinale basato sull’associazione di diversi principi attivi: sodio citrato, potassio citrato, tiamina difosfato estere libero, riboflavina 5-monofosfato monosodico, vitamina B6 cloridrato e acido citrico.
Come sempre accade, quando si tratta l’argomento farmaci in gravidanza, la donna può avere dubbi sull’opportunità di assumere un determinato medicinale; dubbio più che legittimo dal momento che l’utilizzo di medicinali in gravidanza è questione delicata che richiede un’attenta valutazione da parte del medico curante o del ginecologo; si deve infatti verificare se vi sono o no controindicazioni o effetti indesiderati che potrebbero provocare problemi alla salute della gestante o del feto; mentre alcuni medicinali possono essere assunti con una certa tranquillità (si pensi, per esempio, alla Tachipirina, uno dei farmaci più prescritti alle donne in gravidanza), altri possono comportare rischi più o meno gravi; conseguentemente l’automedicazione è sempre sconsigliata nel caso di donne che stanno aspettando un figlio.
Per quanto riguarda il caso specifico di Biochetasi, in linea generale si possono dare informazioni abbastanza rassicuranti relativamente all’assunzione in gravidanza.
La formulazione di tale medicinale è stata studiata in modo da fornire beneficio in svariate situazioni:
- iperacidità
- difficoltà digestive
- insufficienza epatica
- stati chetonemici (eccessiva presenza di chetoni nel sangue)
- nausea gravidica.
Alcune di queste situazioni si presentano spesso nelle donne in stato interessante; per esempio, la nausea gravidica è una condizione di frequente riscontro nel corso del primo trimestre di gravidanza, soprattutto nelle ore mattutine.
Le difficoltà digestive cominciano invece a farsi più frequenti nel secondo mese di gravidanza, mentre l’iperacidità e i bruciori di stomaco si presentano in particolar modo nell’ultimo trimestre di gravidanza, soprattutto nelle ore serali e in particolar modo quando la donna è in posizione orizzontale.

Biochetasi è un farmaco spesso prescritto dai medici alle donne che stanno affrontando una gravidanza in quanto può apportare alleviare alcune delle fastidiose manifestazioni che si riscontrano frequentemente in gravidanza fra cui iperacidità gastrica, difficoltà digestive e nausea.
Ecco perché Biochetasi è un farmaco spesso prescritto dai medici alle donne che stanno affrontando una gravidanza. Nel foglietto illustrativo che accompagna il farmaco (compresse effervescenti e granulato effervescente) si legge:
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico prima di prendere questo medicinale.
Biochetasi può essere usato durante la gravidanza e l’allattamento con latte materno.
Comunque sia, ancora una volta ricordiamo che l’assunzione di qualsiasi farmaco, Biochetasi compreso, da parte di una donna in gravidanza, deve essere concordata con il proprio medico curante o con lo specialista ginecologo.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, anche Biochetasi, come tutti i medicinali, potrebbe causarne sebbene non tutte le persone li manifestino. Fra quelli possibili (la cui frequenza non è nota) si ricordano i seguenti: orticaria, nausea, eruzione cutanea, gonfiore delle labbra (edema delle labbra), escrezione di urine colorate (cromaturia).
In linea generale, Biochetasi è controindicato nel caso di ipersensibilità verso anche solo uno dei componenti del prodotto.
Biochetasi – I dosaggi
Adulti: 2 bustine o 2 compresse effervescenti 3 volte al giorno.
Bambini al di sotto di 12 anni: 1 bustina o 1 compressa effervescente 3 volte al giorno.
Attenzione: non si devono superare le dosi indicate senza l’autorizzazione del proprio medico curante.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.