Il test di gravidanza domiciliare è un mezzo semplice, poco costoso e sicuro per sapere se si sta aspettando un figlio. In alternativa si può ricorrere a esami di laboratorio; quello sulle urine è praticamente identico al test domiciliare, quello sul sangue richiede un prelievo ematico.
Tutti i test di gravidanza, domiciliari o no, si basano sulla rilevazione della presenza di hCG (Human Chorionic Gonadotropin), la gonadotropina corionica umana, il cosiddetto ormone della gravidanza (nella donna non in stato interessante il valore normale è l’assenza).
L’hCG è una glicoproteina che, in gravidanza, viene liberata dal trofoblasto che, un po’ grossolanamente, può essere definito come il primo abbozzo di quello che diventerà la placenta.
Esistono test di gravidanza “urinari”, “ematici” e “salivari”.
I test di gravidanza urinari sono quelli più utilizzati e sono reperibili in qualsiasi farmacia. Sono quelli che trattiamo nei paragrafi successivi.
I test di gravidanza ematici possono essere qualitativi o quantitativi; il test qualitativo è il più semplice e fornisce soltanto il valore positivo o quello negativo; il test quantitativo, invece, prende in considerazione anche la quantità di ormone hCG rilevato nel sangue consentendo quindi di stimare anche la data del concepimento. Viene considerato il test più affidabile in assoluto.
Il test di gravidanza salivare misura i livelli di ormone hCG presenti nella saliva; è sicuramente il più pratico ed ha un’affidabilità molto elevata (98%); nel nostro Paese, però, non è molto diffuso.
I prezzi dei test di gravidanza non sono particolarmente elevati; i test urinari costano dagli 8 ai 20 euro circa; quello ematico, che viene eseguito in laboratorio previa prescrizione medica, costa 20 euro circa, mentre il test salivare costa tra i 20 e i 30 euro; questi ultimi non sono facilmente reperibili in farmacia, ma possono essere acquistati online.
Attendibilità del test
I test di gravidanza familiari, acquistabili in farmacia, ma anche in molti supermercati, sono test attendibili. Come detto, si basano sulla presenza di un ormone che nella donna non incinta non è presente; si presentano sotto forma di una cartina o di un bastoncino e hanno al loro interno degli anticorpi che reagiscono a contatto con le urine contenenti la gonadotropina corionica umana; a seconda della condizione della donna (incinta o non incinta) appaiono dei segni (delle linee, delle crocette ecc. a seconda della marca del test). Alcuni test di gravidanza sono in grado di indicare anche quale settimana di gestazione si è raggiunta.
Test di gravidanza- Come farlo
Fare il test di gravidanza è davvero molto semplice; è infatti sufficiente bagnare lo stick con le urine (preferibilmente quelle del mattino che sono maggiormente concentrate), ma ormai sono in commercio test che possono essere eseguiti in qualsiasi momento della giornata.
Dopo aver bagnato lo stick, lo si deve far asciugare e attendere qualche minuto per avere la risposta; molti test prevedono la comparsa di linee; se ne appare una sola il test è negativo; se le linee sono due il test è positivo. Altri test mostrano delle croci; altri hanno delle linee con la scritta Incinta oppure Non incinta; basta comunque consultare il foglietto illustrativo sempre presente nella confezione.
Test di gravidanza – Quando farlo
Il test di gravidanza può essere fatto quando si è registrato un ritardo, anche minimo, del flusso mestruale; il consiglio è quello di eseguirlo quando si sono avuti almeno due o tre giorni di ritardo; questo per permettere all’embrione di produrre una quantità sufficiente di ormone. Dal momento che il test si basa sulla presenza della gonadotropina corionica umana, è necessario che l’organismo abbia il tempo di produrla; è quindi perfettamente inutile effettuare il test il giorno dopo un rapporto sessuale non protetto. Anche nel caso in cui la fecondazione sia avvenuta, infatti, devono trascorrere almeno 6 o 7 giorni prima che l’ovulo fecondato, dopo aver attraversato le tube di Falloppio, arrivi all’utero. A questo punto l’embrione dovrà impiantarsi sulla mucosa uterina affinché la gravidanza progredisca e venga prodotto l’ormone della gravidanza; è però necessario che passino ancora alcuni giorni prima che i livelli di hCG siano rintracciabili nelle urine.
Tutto ciò spiega perché sono necessari almeno una decina di giorni dalla fecondazione per essere ragionevolmente certi che il test fornisca un risultato attendibili. Vi sono test più sensibili di altri che quindi possono essere eseguiti più precocemente, ma va precisato che vi sono maggiori rischi di falsi negativi.

Tutti i test di gravidanza, domiciliari o no, si basano sulla rilevazione della presenza di hCG (Human Chorionic Gonadotropin), la gonadotropina corionica umana, il cosiddetto ormone della gravidanza (nella donna non in stato interessante il valore normale è l’assenza).
Falsi negativi e falsi positivi
Falso negativo – Non è impossibile che il test di gravidanza domiciliare risulti negativo, anche se la donna è in stato interessante; in questo caso si parla appunto di “falso negativo”. Di norma ciò si verifica quando il test viene eseguito troppo precocemente, in pratica quando i livelli dell’ormone della gravidanza non sono ancora rilevabili per la sensibilità del test. Conviene quindi attendere qualche giorno e ripetere il test se si vuole essere sicure che la risposta sia giusta.
Falso positivo – Si sente spesso dire che non esiste la possibilità falso positivo nei test di gravidanza (ovvero test positivo, anche se la donna non è incinta); c’è del vero nell’affermazione, anche se, in effetti, si potrebbero registrare falsi positivi nel caso di un aborto spontaneo nei primi giorni di concepimento; un test di gravidanza, in questo caso, potrebbe dare esito positivo perché vi sarebbe stata comunque una produzione di hCG. La positività potrebbe inoltre verificarsi anche nel caso in cui la donna stia assumendo farmaci contenenti l’ormone in questione. Si tratta comunque di eventualità piuttosto rare.