L’aromaterapia è un metodo terapeutico che rientra nel grande gruppo delle cosiddette medicine naturali.
Con il termine aromaterapia si indica infatti il metodo per curare le malattie utilizzando oli altamente concentrati estratti dalle piante, arte già praticata sin dai tempi dei persiani, dei greci e dei romani e che nei secoli ha trovato sempre più consensi sino a diventare uno dei punti di riferimento della medicina naturale (alcuni considerano l’aromaterapia una branca della fitoterapia).
Gli estratti aromatici che sono impiegati, definiti oli essenziali o essenze, contengono le sostanze che conferiscono alle piante i loro profumi e molti sostengono che alcune di queste essenze abbiano proprietà curative.
Gli oli essenziali sono utilizzati nell’aromaterapia in diversi modi: possono essere impiegati nei trattamenti con massaggio, essere inalati, aggiunti ai bagni oppure utilizzati in compresse per uso esterno e alcuni oli di cui è garantita la purezza possono essere talvolta ingeriti.
Si ritiene che il metodo più rapido per avvertire gli effetti di queste sostanze sia attraverso l’inalazione, in quanto i principi più attivi sono contenuti proprio nell’aroma. È stato inoltre osservato che gli oli possono penetrare anche nella pelle, attraverso i pori, o nelle mucose nasali e venire successivamente assorbiti nei fluidi del corpo e trasportati nel flusso sanguigno, per mezzo del quale raggiungono le diverse parti, agendo in modo terapeutico su quelle malate.
L’aromaterapia si basa su alcuni punti cardine:
- l’utilizzo degli oli essenziali a bassi dosaggi deve essere effettuato in associazione a fattori che facilitino il rilassamento; il tipico esempio è quello di un bagno rilassante o di un massaggio, occasioni ideali per sfruttare al meglio le potenzialità degli oli essenziali. Alcuni oli essenziali peraltro sono utilizzati proprio per effettuare determinati massaggi.
- Gli oli essenziali dall’odore poco gradevole non hanno le stesse possibilità di accesso al sistema nervoso; gli specialisti dell’aromaterapia sostengono infatti che il cervello ha la tendenza a escludere i cattivi odori (per esempio riducendo il numero delle inspirazioni). Alcuni oli essenziali quindi non sarebbero adatti all’inalazione o all’utilizzo tramite massaggio. Uno di questi è la valeriana, il cui olio però, assunto ai giusti dosaggi per via orale, ha effettivamente proprietà calmanti e sedative.
- È dimostrato che gli oli essenziali vengono facilmente assorbiti per via cutanea; al fine di utilizzare le essenze per massaggi terapeutici, gli oli essenziali devono essere diluiti in quantità variabili dall’1 al 5% in oli di origine vegetale (per esempio l’olio di mandorle). Si ritiene che la quantità di olio assorbita per via cutanea nel corso di un massaggio su tutta la superficie corporea è di circa 0,1 ml, ovvero la stessa dose che viene utilizzata per somministrazioni per via orale.
- A seconda di dosaggi e diluizioni, le essenze possono dare effetti opposti; per esempio, un determinato olio essenziale può dare effetto stimolante se utilizzato a basso dosaggio ed effetto sedativo se utilizzato a dosaggi più alti o viceversa.
Origine degli oli essenziali
Le sostanze utilizzate dall’aromaterapia sono dunque gli oli essenziali che vengono prodotti da piccole ghiandole situate nei petali, nelle foglie, negli steli, nella corteccia e nel legno di numerose piante e di molti alberi.
In natura esse si liberano lentamente, ma quando vengono scaldate o schiacciate, l’effetto è paragonabile a quello di un’esplosione e l’aroma della pianta viene sprigionato all’esterno.
L’estrazione di queste sostanze avviene tramite un processo di distillazione, mediante il quale si ottiene la trasformazione dell’essenza in vapore che, una volta raffreddato, sarà separato in acqua e in olio essenziale.
Se l’essenza è dissolta in alcol o in qualche altro solvente, il prodotto che ne deriva è chiamato resina o “assoluto”. Sebbene meno pure dell’olio essenziale, poiché tracce del solvente restano anche dopo la purificazione, molte resine hanno notevoli proprietà terapeutiche. Bisogna comunque prestare molta attenzione a queste sostanze e utilizzarle con cautela, poiché a volte possono provocare allergie o danni alla pelle.
A cosa serve l’aromaterapia
I sostenitori dell’aromaterapia precisano che si è dimostrata più efficace se praticata per un tempo sufficientemente lungo e prevalentemente per le malattie ricorrenti. Già questa indicazione deve insospettirci e farci capire come molti successi siano in realtà dovuti all’effetto coincidenza, all’effetto tempo e all’effetto placebo.
I terapisti sostengono di avere ottenuto successi particolari nel trattamento di pazienti che la medicina tradizionale non era stata in grado di aiutare. Molti specialisti dell’aromaterapia dichiarano di essere in grado di curare quasi tutte le malattie, il classico delirio di onnipotenza.
Nei casi in cui gli oli debbano penetrare attraverso la pelle o essere inalati, l’effetto può essere più lento, come può accadere nel caso del trattamento del dolore articolare o dei crampi, oppure per problemi della pelle, come eczema e acne. Per la maggior parte degli oli essenziali sono state inoltre provate proprietà antisettiche e molti di questi, come la lavanda o il geranio, sono considerati piuttosto efficaci per combattere le infezioni di modesta entità.
Da un punto di vista salutistico, queste essenze godono inoltre di buona considerazione per i loro effetti lievemente stimolanti o calmanti e per la loro proprietà di apportare un senso di armonia e di benessere.
Fra le condizioni che i sostenitori dell’aromaterapia ritengono di trattare con successo vi sono soprattutto ansia, artrite, asma, emicrania, depressione, disturbi del sonno, ipertensione arteriosa, mal di schiena, ritenzione idrica, sindrome del colon irritabile, sindrome premestruale, stitichezza, stress ecc.

Gli oli essenziali sono utilizzati nell’aromaterapia in diversi modi: possono essere impiegati nei trattamenti con massaggio, essere inalati, aggiunti ai bagni oppure utilizzati in compresse per uso esterno e alcuni oli di cui è garantita la purezza possono essere talvolta ingeriti.
Alcuni consigli
L’aromaterapia ha indubbiamente il vantaggio di essere adatta all’impiego casalingo, limitatamente all’uso esterno, purché si seguano determinate precauzioni. Prima di tutto si devono acquistare solamente oli di buona qualità in farmacia. L’etichetta deve dichiarare che il contenuto consiste in oli essenziali puri non diluiti, oppure la diluizione deve essere fatta solo con oli vegetali o in alcol. Nel caso in cui ci sia scritto che l’olio può essere utilizzato sulla pelle significa che l’olio è stato diluito, poiché gli oli essenziali puri sono troppo forti per questo tipo di impiego.
Gli oli diluiti possono essere utilizzati per i massaggi, mentre solo gli oli puri sono indicati per altri tipi di trattamento. Bisogna ricordare di non ingerire mai alcun tipo di olio, se non nel caso in cui venga fornito direttamente da un terapista esperto e sotto il suo diretto controllo.
Infine, va segnalato il fatto che si possono utilizzare contemporaneamente più oli, poiché pare che l’aromaterapia abbia maggiore efficacia quando le essenze sono combinate tra loro.
Il parere della medicina tradizionale sull’aromaterapia
L’aromaterapia è una terapia “non ortodossa” alla quale la medicina tradizionale non riconosce valenza scientifica. Sebbene alcuni medici e massaggiatori pratichino con entusiasmo l’aromaterapia, è opportuno limitare tale metodo a patologie di scarso rilievo, quelle dove le provate proprietà medicinali di molte piante (vedi alcuni esempi in tabella) possono essere realmente efficaci.
Olio/pianta | Effetto |
Aghi di pino | Rinfrescante, antisettico |
Basilico | Tonico e rinfrescante |
Bergamotto | Tonico, rinfrescante e rilassante |
Canfora | Rinfrescante, stimolante |
Cipresso | Rilassante, rinfrescante |
Finocchio | Riduce i gonfiori e i dolori gastrici |
Fiori d’arancio | Molto rilassante |
Incenso | Rilassante e tonico |
Limone | Rinfrescante, stimolante |
Maggiorana | Riscaldante, rinforzante |
Rosa | Rilassante, calmante |
Rosmarino | Tonico e rinfrescante |