La cristalloterapia appartiene alla lunga serie di medicine cosiddette naturali o alternative alla medicina tradizionale come, per esempio, l’omeopatia, i fiori di Bach, la teoria dei gruppi sanguigni di Hessman, la cromoterapia di Mandel, l’urinoterapia, l’aromaterapia e molte altre ancora) e consiste principalmente nell’impiego di cristalli, minerali e pietre preziose di varia natura come metodo di guarigione.
La cristalloterapia non è un’invenzione recente; anzi, è nota sin dall’antichità con il nome di litomedicina, la pratica di utilizzare pietre preziose a scopi curativi veniva infatti impiegata in varie culture asiatiche ed europee, senza però mai raggiungere l’importanza di altre discipline come quelle erboristiche.
L’aspetto principale su cui si basa la cristalloterapia riguarda la peculiare caratteristica dei minerali di irradiare, ossia di emettere energia grazie ai loro campi magnetici in modo costante e molto uniforme.
La cristalloterapia non ha (per fortuna) la presunzione di curare ogni malattia, ma si pone come complemento naturale agli altri metodi terapeutici, siano essi allopatici, omeopatici o legati alla psicoterapia. Infatti, come vedremo,
le basi della cristalloterapia hanno uno spessore scientifico nullo.
Cristalloterapia – I principi
Secondo la cristalloterapia, ogni cristallo o minerale è in grado di emanare vibrazioni specifiche, dovute all’assorbimento di particolari energie associate ai campi elettromagnetici che lo circondano (la formazione di un minerale richiede tempi molto lunghi, in certi casi di alcune centinaia di anni); queste vibrazioni potrebbero entrare in risonanza con alcuni organi del corpo, influenzando alcune reazioni corporee, spirituali o intellettuali.
Uno scienziato o semplicemente un cultore della fisica che legga questi concetti avrebbe un malore perché chi ha un minimo di preparazione fisica e sa che cos’è un campo magnetico comprende che le frasi soprariportate appartengano più alla stregoneria che alla fisica (per esempio, chiedete a un cristalloterapeuta che cos’è un campo elettromagnetico e se conosce le equazioni di Maxwell che lo descrivono).
Sostanzialmente la cristalloterapia è una parvenza di scienza che usa la retorica dei paroloni scientifici e associazioni mai dimostrate e, soprattutto, non dimostrabili.
Per esempio, continuiamo nell’apprendimento della teoria della cristalloterapia:
A seconda della formazione di un cristallo, si possono avere effetti diversi sulla persona: se l’origine è primaria (ossia direttamente da soluzioni magmatiche) si avrà un effetto sui processi di apprendimento e di maturazione; se è secondaria (per decomposizione) sarà influenzato lo stato di coscienza del proprio essere legato ai processi di modellamento, con effetto diretto sui processi di cambiamento; nel caso infine di origine terziaria (dovuta ai processi metamorfici) si avranno dei mutamenti sullo stato interiore, con modifiche qualitative del proprio spirito.
La cristalloterapia considera inoltre la struttura interna dei minerali, fondata su un modello geometrico piuttosto rigoroso e noto con il termine di “sistema cristallino”. Esistono diversi sistemi cristallini a seconda della struttura mineralogica, da quella cubica a quella esagonale, trigonale e altre ancora alle quali corrispondono determinate caratteristiche emotive e comportamentali della persona o sulle quali possono avere effetto. Le pietre amorfe, per esempio, sono le uniche a non avere una struttura cristallina interna ben definita e corrispondono a uno stile di vita molto indipendente, senza legami, in certi casi impenetrabile.
Infine un altro aspetto fondamentale per la cristalloterapia riguarda la materia dei componenti minerali, costituita generalmente da una parte metallica e da una non metallica (chimica), decisiva per l’assegnazione a una determinata classe di minerali. La componente metallica differenzia le varie pietre per il colore e per gli aspetti curativi, agendo in particolar modo sul metabolismo in relazione al minerale di cui l’organismo è carente.
Sembra tutto molto serio, ma in realtà non si è fatto che “associare” (senza nessuna credibilità scientifica) un mondo (quello dei cristalli) a un altro mondo (quello degli uomini). Questo processo può essere ripetuto all’infinito. Per esempio, potremmo inventare una nuova medicina alternativa; per esempio la mieloterapia: si studiano accuratamente i vari tipi di miele e li si associano alle varie personalità, curandone i problemi: un miele molto solido e cristallino dà resistenza, un miele molto fluido dà flessibilità e altre scemenze di questo tipo.
Cristalloterapia – La visita
Se siete proprio spacciati e, dopo aver letto quanto sopra, avete comunque intenzione di rivolgervi a uno specialista in grado di suggerire la pietra più adeguata come rimedio per i vostri disturbi, vi illustriamo, a grandi linee, come si svolge una seduta di cristalloterapia.
Generalmente la visita ha inizio facendo stendere il paziente su un lettino terapeutico in un ambiente molto rilassante, con musica di sottofondo, candele e incenso. Nella prima parte lo specialista in cristalloterapia (cristalloterapeuta) sistema i cristalli sul corpo del paziente per sottoporlo a un’analisi energetica, ponendoli in punti ben precisi (i cosiddetti chakra) e selezionando i minerali più idonei alla persona. Solitamente la durata della seduta è di un’ora nella quale il terapeuta rimuove i blocchi energetici, ripristinando l’equilibrio energetico e psicofisico. Ovviamente sta alla bravura di chi opera la cristalloterapia utilizzare il minerale più adeguato.
Secondo i sostenitori della cristalloterapia i vari cristalli avrebbero determinati effetti; vediamo qualche esempio.
Chi soffre d’insonnia dovrebbe essere trattato con la malachite, un minerale che avrebbe la proprietà di infondere calma e serenità.
Le donne in stato interessante dovrebbero provare una cura a base fluorite perché essa sembrerebbe favorire il trasferimento di energie benefiche da madre a figlio.
Chi ha problemi epatici dovrebbe tentare una terapia con diaspro tigrato e diaspro leopardato che sembrano in grado di risolverli.
Gli ansiosi invece dovrebbero ricorrere all’agata di Botswana, un vero toccasana per il loro problema.
Chi soffre di mal di testa invece dovrebbe lasciar perdere gli analgesici e provare con l’ametista.
Chi invece vuol semplicemente rilassarsi potrà farlo ricorrendo alla sodalite…
Diciamoci la verità, non è più sicuro affidarsi a uno stregone di una tribù pigmea dell’Africa subsahariana?

La cristalloterapia appartiene alla lunga serie di medicine cosiddette naturali o alternative alla medicina tradizionale come, per esempio, l’omeopatia, i fiori di Bach ecc.
Una riflessione
Siamo stati in dubbio se pubblicare o no questo articolo. Alla fine abbiamo deciso di farlo, soprattutto dopo aver letto in Rete le pagine che promuovono la cristalloterapia. Purtroppo ci sono persone che erroneamente credono che tutto ciò che viene pubblicato su Internet abbia un qualche fondamento di verità. Per questo è corretto ridimensionare certi argomenti. Per coloro che hanno già sufficiente spirito critico da sorridere alle proposte di cristalloterapeuti e simili, rappresenta una traccia per aiutarli a smontare del tutto una bufala del benessere.
Ho grande rispetto per il dolore esistenziale delle persone e non mi permetterei mai di illuderle facendo credere loro che basta una pietra per trovare salute, serenità e/o felicità (R. Albanesi)