L’iridologia è una tecnica di indagine diagnostica che si basa sullo studio dell’iride, una porzione della membrana vascolare dell’occhio. L’iride si trova tra il cristallino e la cornea, è colorata e di forma rotonda, con un diametro di circa 10 mm. Al centro dell’iride si trova la pupilla, che si allarga e si restringe a seconda della luce presente, per mezzo di muscoli circolari e radiali, agendo così come un diaframma.
La storia dell’iridologia moderna è abbastanza curiosa (parliamo di iridologia moderna perché rudimenti di studi sull’iride risalgono a tempi molto antichi). Di fatto l’iridologia nasce nel 1880 grazie a Ignaz Von Peczely (1826-1911), un medico omeopata ungherese che in quell’anno pubblicò la sua opera intitolata Introduzione allo studio della diagnosi attraverso gli occhi. Qualche anno più tardi, nel 1886, Von Peczely creò il primo schema topografico dell’iride. L’interesse di Von Peczely allo studio dell’iride è legato a un aneddoto; sembra che all’età di 10 anni il futuro medico omeopata avesse catturato un gufo; l’uccello nel tentativo di fuggire dalla mano di Von Peczely si spezzò una zampa e il giovane ungherese notò il formarsi di una macchia nell’iride, cosà che lo colpì molto. Più avanti negli anni, Von Peczely notò lo stesso fenomeno nell’iride umana. Nel tempo Von Peczely approfondì la questione, grazie anche ai suoi studi in medicina, e divenne noto come colui che era in grado di formulare una diagnosi attraverso l’osservazione degli occhi.
Il concetto fondamentale insito nell’iridologia è che l’iride è lo specchio del corpo, un concetto che certamente affascina tutti coloro che sostengono a spada tratta tutte quelle che vengono definite medicine alternative (omeopatia, agopuntura, chiropratica ecc.).
Iridologia – Fondamenti scientifici nulli
L’iridologia è una disciplina che pretende di conoscere lo stato fisico e psichico del soggetto tramite un’attenta osservazione dell’iride. L’utilizzo del verbo “pretendere” non è casuale perché sulla fondatezza scientifica dell’iridologia i dubbi sono molti e pesanti; non sono pochi gli studi che ne hanno provato l’inefficacia. Ma perché i fondamenti dell’iridologia sono scientificamente nulli? È presto detto, l’iridologia è una disciplina basata sull’errore di monocausa; pretendere che tutto si rifletta sullo stato dell’iride è un esercizio di semplificazione che può attrarre solo le menti più semplici (un po’ come l’analisi del capello e il mineralogramma).
L’iridologia è basata sull’idea che le varie parti del corpo umano siano topograficamente rappresentate nell’iride; se in un organo del corpo è presente un problema, la zona dell’iride che corrisponde a tale organo mostrerebbe delle alterazioni di vario tipo (macchie, variazioni cromatiche, variazioni nella trama ecc.). Ammesso, e assolutamente non concesso, che ciò sia vero, grazie all’iridologia saremmo in grado di desumere che un determinato organo è sofferente, ma non saremmo in grado di conoscere qual è la patologia specifica. Viene da chiedersi a cosa può giovare una così scarsa specificità.
Secondo gli iridologi sull’iride sarebbero visibili anche tutti i segni di patologie pregresse e, come se ciò non bastasse, l’iridologia pretenderebbe di rilevare predisposizioni a particolari malattie (insomma, detto un po’ brutalmente, è la genetica dei poveri…). Guarda caso scopre patologie sfumate e confuse, il “regno” delle medicine alternative (allergie, ansia e depressioni lievi, stanchezza ecc.). Secondo gli iridologi poi, essendo loro possibile prevedere determinate patologie, sarebbe giustificata un’azione preventiva nei confronti di tutte quelle malattie che potrebbero fare la propria manifestazione anche dopo un certo numero di anni.
La medicina scientifica ha da sempre rigettato le tesi su cui si basa l’iridologia; che nel corso di alcuni malattie si osservino variazioni cromatiche o strutturale di alcune parti dell’occhio è cosa praticamente nota da sempre, ma da qui ad affermare che esistano mappe iridologiche sulle quali è visualizzabile il riferimento topografico degli organi e degli apparati del corpo umano ce ne corre e nessuno è mai riuscito a dimostrarlo. E del resto non si vede come si potrebbe riuscire a farlo dal momento che, a meno di non rivoluzionare la medicina moderna, non esiste una rete di fibre nervose che giustifichi determinate corrispondenze.
Sarebbe anche interessante chiedere a qualche iridologo come mai i soggetti con gli occhi chiari (in particolar modo se questi sono azzurri) sono più predisposti a uno stato di salute ottimale…

L’iridologia è basata sull’idea che le varie parti del corpo umano siano topograficamente rappresentate nell’iride.
E la cura?
Il concetto da sottolineare è che l’iridologia è solo una tecnica di diagnosi, poi l’iridologo confeziona la cura non si sa in base a quali sue esperienze e/o qualifiche. Un soggetto che soffre di asma, allergia, ansia, depressione non ha bisogno della lettura dell’iride per sapere che è malato della tal patologia. Quindi consideriamo solo soggetti afflitti da un malessere generale, piuttosto blando.
Notate la finezza: il terapeuta parte da un malessere generale del soggetto, legge nell’iride una patologia conclamata e suggerisce cure che nulla c’entrano con la lettura perché la diagnosi si poteva tranquillamente fare con altri mezzi. L’iride diventa una validazione del terapeuta che, anziché ricorrere a esami “ufficiali” (che ovviamente richiedono strumentazioni sofisticate e costose), si serve di un esame tutto sommato piuttosto sbrigativo (non si capisce come mai nessun iridologo abbia mai vinto il premio Nobel…). Se è un buon terapeuta proporrà cure ragionevoli, magari camuffandole con teorie pseudoscientifiche come quella delle intolleranze. Se per esempio voglio far mangiar meglio una persona ed eliminare tutta una serie di problemi, mi basterà dirle che è “sicuramente” intollerante a pane, pasta, formaggi, dolci e alcolici. Otterrò una notevole riduzione calorica e, se la persona resiste, una diminuzione del sovrappeso.
L’iridologia “scientifica”
Molti iridologi si sono accorti dell’intrinseca debolezza della teoria e hanno proposto evoluzioni più o meno scientifiche. Riporto da un sito di iridologia scientifica (iridologia sistemica):
Gli iridologi per decine di anni si sono impegnati nell’elaborazione di mappe tanto dettagliate quanto inattendibili.
Ma come? Si fanno la guerra fra di loro? Ovviamente i “nuovi” iridologi propongono di studiare anche la motilità dell’iride per capirci qualcosa di più e avere risultati attendibili.
In realtà i limiti dell’iridologia sono quelli delle medicine alternative (ci preme ricordare la differenza fra alternativo e complementare), l’incapacità di trattare casi veramente gravi e di rivolgersi a persone nelle quali un semplice miglioramento dello stile di vita produrrebbe risultati eccezionali. Purtroppo tali persone spesso cercano scorciatoie e non vogliono impegnarsi in un miglioramento della loro alimentazione, della loro attività fisica, della loro comprensione del mondo. Più facile rivolgersi all’iridologia.
Se non conoscete ancora le personalità del Personalismo, divertitevi a leggere l’articolo e a trovare a quale personalità corrispondano…