Osteopati, chiropratici, massaggiatori, fisiokinesiologi ecc. sono terapeuti che utilizzano le proprie mani per risolvere i problemi del paziente; appare cioè logico (anche se può apparire riduttivo) riunirli in un’unica grande categoria: i manipolatori.
Come per un medico tradizionale non si può scegliere a caso, così in mezzo a una tale varietà di personaggi è necessario usare alcune semplici avvertenze per scegliere bene.
Effetto tempo
Se vi siete rivolti al terapeuta a scopo curativo, verificate che non vi propini la classica serie di dieci sedute. Una terapia quando funziona, di solito funziona da subito. Diluire una terapia in dieci sedute (diciamo due settimane) vuol dire sperare che il tempo faccia la sua parte e guarisca (più della terapia!) il malanno.
Delirio di onnipotenza
In genere il soggetto non ha competenze mediche sofisticate (tranne quelli che hanno seguito corsi a sfondo scientifico: richiedete il curriculum di studi e verificate nel limite del possibile che non siano titoli appariscenti, ma comprati: molte università straniere vendono titoli senza nessun valore legale, ma dai nomi allettanti), ma, nonostante ciò, molti manipolatori vanno oltre le loro competenze e decidono di curare tutto, come veri e propri santoni.
Diffidate di questi personaggi. Alcuni esempi classici sono il massaggiatore che pretende di curare tendiniti o peggio distrazioni e strappi con un massaggio; l’osteopata che con aria trionfante annuncia, ancor prima di aver visitato il paziente, che lo rimetterà in sesto con qualche manipolazione; il chiropratico che, qualunque sia il malanno, conclude che si tratta di un problema di masticazione (!).
Effetto scenico
Diffidate anche di tutti coloro che cercano l’effetto scenico. Il crac che molti manipolatori usano per dimostrare al cliente che “qualcosa era fuori posto” ha scarse basi scientifiche. Per convincersene provate a far scrocchiare le dita della mano: ci riuscite senza essere manipolatori, eppure le vostre dita non hanno assolutamente nulla!
No alla filosofia
Apprezzate quelli che umilmente si basano sulla loro esperienza; diffidate di tutti quelli che imbevono il loro operato di concetti filosofici come l’armonia interiore, l’equilibrio fra i sistemi e altre amenità simili. Concetti affascinanti, ma per nulla provati.
Uso di esami tradizionali
Non si può curare nessuno senza sapere il suo reale stato. Il manipolatore che visita un paziente senza chiedergli esami tradizionali (ecografie, radiografie ecc.) è pericolosissimo.
A titolo d’esempio citiamo tutti i manipolatori che in presenza di sofferenza al tendine d’Achille non chiedono un’ecografia, ma partono con le manipolazioni sostenendo che il problema può essere risolto rimettendo a posto muscoli e articolazioni.
Se il soggetto ha un tendine degenerato, i suoi muscoli e le sue articolazioni tornano a posto (?), ma la prossima volta che corre, oltre a sentire ancora dolore, rischia di spezzare il suo achilleo con risultati disastrosi.