La pranoterapia è una disciplina che fa parte delle cosiddette medicine alternative; in questo ambito risulta essere una delle pratiche più antiche. A differenza di quanto accade con altre pratiche alternative, il pranoterapeuta (ovvero colui che pratica la pranoterapia, il “guaritore”) non utilizza né farmaci né una particolare strumentazione. La pranoterapia si basa infatti in modo esclusivo sull’imposizione delle mani.
Pranoterapia – Cos’è
Pranoterapia deriva da prana, un temine sanscrito (da pra, fuori e an, respiro, vita) che indica l’energia vitale dell’universo che tutto permea, simile al pneuma degli antichi greci. Il prana anima l’essere umano sia in salute sia in malattia e quando viene a mancare, si muore ed il corpo si dissolve nelle sue componenti chimiche. Scorrerebbe non solo all’interno del corpo, ma lo circonderebbe anche, costituendo l’aura.
Le varie patologie che possono colpire l’essere umano sarebbero determinate dall’alterazione dell’equilibrio dell’energia vitale. Scopo della pranoterapia è quello di ripristinare l’equilibrio energetico. Lo spettro delle patologie che la pranoterapia sarebbe in grado di curare efficacemente è amplissimo (processi infiammatori e degenerativi acuti e cronici, patologie croniche, stati dolorosi di varia natura, traumi a livello articolare, disordini funzionali della colonna vertebrale, ansia, depressione, alterazioni di tipo psichico ecc.).
La pranoterapia è una medicina spirituale perché è attuata in forma sacrale da pranoterapeuti “preparati” in anni di ricerca spirituale. Il guaritore, che agisce attraverso l’imposizione delle mani, è il canale dell’energia vitale. Il pranoterapeuta, infatti, secondo i sostenitori della pranoterapia, è una persona che è dotata di un’energia superiore rispetto alla media della popolazione e sarebbe in grado di percepire le “alterazioni” del campo energetico del soggetto e di intervenire correggendo tali alterazioni grazie al proprio “fluido”; in altri termini, secondo i sostenitori della disciplina pranoterapeutica, ogni essere vivente emana un’energia naturale più o meno intensa e il pranoterapeuta è un soggetto in cui questa energia è particolarmente sviluppata e ha la capacità di trasferirla ad altri.
È riconosciuta a livello scientifico?
Ovviamente la scienza non riconosce la pranoterapia, né si hanno prove scientifiche di una qualche validità terapeutica, come non esistono prove di alcun genere dell’esistenza dell’aura e del fluido di cui sarebbe dotato il terapeuta. Incredibilmente, esistono ospedali pubblici in cui tale pratica è consentita.
L’assurda pretesa di ritenerla scienza (l’aura verrebbe addirittura fotografata dalla camera Kirlian) è incredibile. Nel tentativo di ottenere credibilità, i pranoterapeuti confondono credenze filosofico-religiose o attitudini personali non ancora sufficientemente studiate con la scienza.
La camera Kirlian – La camera Kirlian è una particolare macchina fotografica che può produrre istantanee nelle quali compare un’aureola attorno al soggetto fotografato. Ciò è tranquillamente spiegabile con il cosiddetto “effetto corona” (un fenomeno fisico), ma i sostenitori della pranoterapia continuano a essere convinti che queste fotografie sono la prova dell’esistenza dell’aura…

Pranoterapia deriva da prana, un temine sanscrito (da pra, fuori e an, respiro, vita) che indica l’energia vitale dell’universo che tutto permea, simile al pneuma degli antichi greci.
La pranoterapia funziona?
Ovviamente no. I risultati che si ottengono sono dovuti alla suggestione che il guaritore ha sul paziente, per tutte quelle patologie che hanno una forte componente psichica. Solo l’ignoranza mantiene in vita questa disciplina che affonda le proprie radici in teorie vecchie di millenni, affascinanti, ma risalenti a un periodo in cui la vita media dell’uomo non superava i 35 anni! Il meccanismo è quello per cui un bambino, stretto nell’abbraccio della madre, smette di piangere. Il paziente, psichicamente molto debole, smette (più o meno temporaneamente) di lamentarsi, ammaliato dal contatto con il pranoterapeuta.
Da un sito Internet che perora la pranoterapia: “Il paziente che approda dal pranoterapeuta è una persona spaurita, sprovveduta e indifesa, è disorientato e senza identità. Una delle cose più importante è insegnargli ad essere ottimista e quindi ad avere una visione positiva della vita.”
Come si vede la descrizione del paziente ideale è quella di un soggetto che si può manipolare a piacere, facendogli credere ciò che si vuole.
Concludendo: chi ricorre alla pranoterapia anche come ultima spiaggia, offende la propria dignità e si merita ciò che gli accade.
Un’ultima chicca. Sapete che esiste anche la proximoterapia? È una tecnica in cui il terapeuta non tocca il paziente, ma tiene le mani lontano da esso perché preda delle forze del male.