Purtroppo nella medicina tradizionale, come in tutte le professioni, spesso ci si imbatte in medici non preparati professionalmente o troppo attenti a rincorrere i soldi e la carriera per prestare attenzione ai loro pazienti. Se si considera che la medicina è una scienza che ha di per sé ancora molti buchi neri, non è difficile immaginare come possano trovare spazio una selva di personaggi che hanno fatto delle medicine alternative lo scudo dietro cui proteggere la loro ignoranza scientifica.
La sfida
Il mio scetticismo verso le medicine alternative deriva in gran parte dal notare come, mentre la scienza medica ha debellato un sacco di patologie gravi (nel senso che esiste la cura certa per una data patologia), le medicine alternative non siano riuscite a trovare la cura definitiva per nessuna patologia. Ci si affida all’alternativo quando il tradizionale non funziona o per piccoli malanni che non si capisce nemmeno se sarebbero guariti da soli o se la loro attenuazione sia veramente da attribuirsi a una cura alternativa. Considerando le patologie di una certa importanza la cui cura sia definitiva potremmo affermare tradizionale vs. alternativo 500-0.
I test
Basterebbe quanto sopra per avere più di un dubbio e per rispondere agli alternativi assoluti (coloro che rifiutano cioè la medicina tradizionale). Se ciò non bastasse e per smascherare l’ignoranza che sta dietro a chi parla l’alternativo solo perché non ha le capacità di farsi una cultura nel tradizionale (per rifiutare una cosa prima occorre conoscerla!) ecco due brevi test.
Provate a chiedere a un alternativo se è vero che il digiuno può aiutarvi a purificarvi dalle tossine dell’alimentazione. Se vi risponde di sì, basta non esagerare, è totalmente ignorante sul fatto che il digiuno anziché purificare l’organismo lo intossica. Vi rimando all’articolo sul digiuno per la spiegazione scientifica.
Provate a chiedere se è meglio bere tè che contiene teina o bere caffè che contiene caffeina. Se il tizio parte con considerazioni più o meno sofisticate, ma non vi dice che teina è sinonimo di caffeina (teina è il nome dell’alcaloide contenuto nelle foglie del tè prima che si scoprisse che si trattava di caffeina…), anche in questo caso siamo di fronte a un ignorante.
Se il candidato supera entrambi i test è una persona scientificamente preparata che può fare qualcosa di positivo nella sua disciplina; altrimenti lasciatelo perdere…

I fiori di Bach costituiscono una forma terapeutica naturale a base di numerose specie vegetali selvatiche, utilizzate per problemi di ogni genere, da quelli prettamente fisici sino ai disturbi psicologici più complicati.