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Mal di denti: le cause più frequenti

23 febbraio 2023 di Redazione

Il mal di denti è un disturbo molto comune, il quale presenta caratteristiche differenti in base alla causa scatenante.

Detto più propriamente odontalgia, il dolore ai denti può derivare da problemi legati a qualsiasi parte del dente e può estendersi e irradiarsi ad altre aree, come l’orecchio, l’occhio e il collo.

Difficilmente il mal di denti si risolve spontaneamente in modo definitivo; per questo motivo, quando si presenta, è necessario rivolgersi al proprio dentista di fiducia, il quale, una volta individuata la causa del dolore, stabilirà la terapia più idonea. Questa potrebbe richiedere la semplice assunzione di farmaci o interventi più diretti, come un’estrazione o un trattamento endodontico.

Le principali cause del mal di denti

Le cause del mal di denti sono innumerevoli e possono essere legate, oltre che a elementi costituenti il dente stesso, a problemi derivanti dalle ossa mascellari o mandibolari, nonché da otalgia, sinusite e alto ancora.

La carie è di certo la causa più nota e comune, sebbene il dolore compaia solo quando questa raggiunge uno stadio talmente avanzato da esporre la dentina o la polpa, generando ipersensibilità alle temperature e ad alcuni cibi e bevande. Quando il problema raggiunge uno stadio molto avanzato, il dolore tende a irradiarsi anche ai tessuti vicini.

Oltre a questa, il dolore può essere causato da vari tipi di infezioni e infiammazioni a carico dei diversi tessuti, come l’infiammazione dell’alveolo, delle gengive e della polpa. Tra questi rientrano:

  • l’ascesso;
  • la piorrea;
  • le cisti;
  • il granuloma.

Ognuno di questi problemi deve essere affrontato con l’aiuto di un dentista, non solo al fine di ridurre il dolore, ma anche per evitare complicazioni.

Mal di denti: le cause più frequenti

Dolore causato da sensibilità dentale

Il dolore ai denti causato da ipersensibilità può derivare sia dall’usura dello smalto, sia dal ritiro delle gengive; entrambi questi fattori mettono allo scoperto la dentina, la parte interna del dente ricca di fibre nervose che, in condizioni normali, è protetta dallo smalto.

Quando questa parte prede la sua protezione ed entra in contatto con alimenti e bevande caldi o freddi, ma anche con temperature ambientali estreme, il paziente percepisce delle fitte di dolore estremamente fastidiose.

Tra le cause che possono portare alla comparsa del problema rientrano:

  • un’errata igiene orale, la quale, portando all’accumulo della placca e del tartaro, favoriscono il ritiro delle gengive;
  • l’uso di spazzolini con setole molto rigide;
  • uno spazzolamento effettuato in modo scorretto;
  • infiammazioni e infezioni di varia natura, a carico di denti e gengive;
  • il bruxismo;
  • la presenza di denti rotti o scheggiati.

In caso di dolore derivante da sensibilità dentinale, è possibile ridurre il fastidio evitando di assumere cibi o bevande troppo calde. Per trovare una soluzione definitiva, è però fondamentale consultare il proprio dentista.

Se sono presenti denti rotti è inoltre possibile che il dolore derivi anche dalla radice scoperta oppure da un coinvolgimento dei nervi.

Come prevenire il dolore ai denti

Prevenire è sempre meglio che curare, ma lo è ancora di più quando si parla di denti. Per evitare di incorrere in problemi di varia natura è necessario seguire poche e semplici regole alla portata di tutti.

Per prima cosa, è fondamentale prendersi cura della propria bocca, spazzolando i denti in modo corretto e con uno spazzolino adatto. Fondamentale lavare i denti dopo i pasti e prima di andare a letto, così da evitare la proliferazione di batteri.

Anche se non si soffre di alcun disturbo, è buona regola recarsi dal dentista ogni 6 o 12 mesi per una visita di controllo.

Da evitare poi il consumo di cibi o bevande troppo caldi, i quali potrebbero causare piccole ustioni, nonché la masticazione di alimenti molto duri.

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