L’allattamento è il classico metodo di nutrizione con cui si alimenta il neonato e rappresenta il sistema di alimentazione fondamentale per tutti i lattanti durante un periodo variabile da qualche settimana a qualche mese; il latte materno infatti fornisce al neonato tutti i nutrienti che gli sono necessari come, per esempio, proteine, ferro, acidi grassi polinsaturi e altre sostanze bioattive e immunologiche; queste ultime sono particolarmente importanti sia per quanto riguarda la protezione del bambino da processi infettivi di tipo virale o batterico sia per quanto concerne lo sviluppo intestinale.
Secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale della Sanità l’allattamento può essere suddiviso in tre categorie:
- allattamento al seno esclusivo: solo latte materno
- allattamento al seno predominante: latte materno + liquidi non nutritivi
- allattamento complementare: latte materno + latte di formula.
Di fatto quindi possiamo distinguere due grandi tipologie di allattamento:
- al seno (anche naturale)
- artificiale.
L’allattamento naturale viene detto materno quando viene effettuato dalla madre del neonato, mentre viene detto mercenario se viene effettuato da una nutrice; si dice invece artificiale quando il latte viene somministrato al bambino tramite poppatoi e tettarelle.
Nei casi in cui si renda necessario sopperire all’insufficienza del latte materno si assiste alla commistione dei due metodi.
In passato si è molto discusso sui presunti vantaggi di un metodo rispetto all’altro. La discussione sembra ormai completamente superata grazie alle osservazioni e ai dati riportati da analisi mediche che sottolineano il sostanziale vantaggio dell’allattamento naturale sia per ciò che concerne le caratteristiche del latte (temperatura, composizione e presenza di anticorpi specifici per contrastare infezioni batteriche e virali), sia per un semplice fatto di comodità (l’allattamento naturale può infatti essere effettuato in qualsiasi luogo e momento senza bisogno di strumenti per la sterilizzazione e il riscaldamento del latte). Inoltre, per la donna l’allattamento rappresenta un valido stimolo per l’intero organismo e per una normalizzazione del sistema endocrino e, secondo recenti statistiche, costituirebbe una notevole protezione contro il cancro del seno.
Allattamento naturale
L’allattamento al seno è il metodo naturale di alimentazione di un bambino dalla nascita allo svezzamento. Già dal momento successivo al parto, il neonato è in grado di alimentarsi afferrando il capezzolo della madre e sarebbe sempre consigliabile incentivare la suzione il prima possibile, sia per stimolare la ghiandola mammaria a produrre latte sia per dare al rapporto tra la madre e il figlio un’intimità fisica in grado di rafforzare il loro legame.
Poiché ogni neonato è in grado di regolarsi autonomamente in relazione alla necessità di alimentarsi, si adotta sempre più spesso il sistema di rooming in, ossia di allattamento a domanda. In questo caso il bambino viene tenuto sin dalla nascita in una culla di fianco alla madre in modo tale che venga alimentato ogni qualvolta lo richieda tramite il pianto, evitando così di imporre quantità e orari per la poppata, ma anzi assecondando i naturali ritmi biologici del lattante.

Posizione corretta dell’allattamento
Nei primi giorni di vita il neonato va allattato al seno molto spesso (solitamente ogni 2 ore) in modo da stimolare le mammelle e stabilire una produzione costante e abbondante di latte (la cosiddetta montata lattea, raggiunta tra la terza e la quinta giornata). Il liquido che viene assunto nei primi 4 giorni non è latte vero e proprio, ma colostro, ossia un insieme equilibrato di proteine, anticorpi e sali minerali che nei giorni successivi si modifica sino a diventare latte maturo.
Nelle prime settimane il bambino dovrebbe essere allattato ogni volta che lo richiede, diminuendo la periodicità man mano che passa il tempo (da una ogni 2-3 ore a una ogni 3-4 ore sino ad arrivare a 4 poppate al giorno dal sesto mese in avanti), mantenendo così attiva la produzione di latte.
La posizione dell’allattamento
È inoltre consigliabile, durante l’allattamento, controllare sia la posizione che l’attacco al seno del poppante evitando di staccarlo prima che abbia terminato. Un’altra raccomandazione è quella di non somministrare al bambino liquidi diversi dal latte o cibi artificiali sia prima che egli inizi la poppata sia tra una poppata e l’altra; nel primo semestre infatti, quando il bambino ha sete si nutre con il cosiddetto primo latte (la cui composizione è più acquosa e zuccherina e meno lipidica), mentre quando ha fame resta attaccato al seno per un periodo di tempo più lungo arrivando a succhiare anche l’ultimo latte che è più ricco di lipidi.
Dopo ogni poppata non è necessario lavare il seno e inoltre è bene fare a meno di utilizzare unguenti o creme durante l’allattamento. È sufficiente un’ordinaria igiene e inoltre il seno è dotato di ghiandole che forniscono un’adeguata disinfezione dell’areola, la zona pigmentata che circonda il capezzolo.
Quando è sconsigliato
Bisogna sottolineare che in certi casi è sconsigliabile ricorrere all’allattamento naturale per cause di origine materna o per problemi legati al neonato. Tra le cause materne vanno evidenziate le malattie infettive acute come l’epatite virale o la tubercolosi, facilmente trasmissibili al figlio, ma anche le forme di cardiopatie o di nefropatie acute o croniche (il necessario controllo alimentare rischia di alterare l’apporto proteico del bambino) e le gravi situazioni di alterazione psichica. In alcuni casi l’allattamento andrebbe sospeso, come nei casi di ipogalattia spiccata (scarsa produzione di latte) o di malformazione del capezzolo e inoltre quando si manifestino problemi come le ragadi o le infezioni alla mammella (mastiti). Altri motivi che dovrebbero sconsigliare l’allattamento naturale sono la sieropositività e il conseguente trattamento con farmaci antiretrovirali, l’utilizzo di sostanze stupefacenti e le terapie antineoplastiche come chemio- e radioterapia.
Le cause strettamente legate al bambino riguardano la malformazione della bocca o del naso, l’allergia al latte, l’ittero da latte materno e la galattosemia, una rara patologia metabolica a carattere ereditario che è causata dal malfunzionamento degli enzimi deputati alla metabolizzazione del galattosio; esistono tre tipologie di galattosemia: deficit galattosio-1-fosfato uridiltransferasi, deficit di galattochinasi e deficit dell’uridina difosfato galattosio 4-epimerasi.
Sono diversi i vantaggi che vengono riconosciuti con certezza all’allattamento al seno; per quanto riguarda i bambini è provato che l’allattamento al seno:
- diminuisce incidenza e durata delle gastroenteriti
- svolge una funzione protettiva dalle infezioni di tipo respiratorio
- diminuisce il rischio di sviluppare forme allergiche
- migliora lo sviluppo psicomotorio
- migliora lo sviluppo visivo
- migliora lo sviluppo intestinale
- diminuisce il rischio di occlusioni intestinali.
Oltre ai vantaggi certi si ipotizza che l’allattamento svolga un’azione protettiva nei confronti di numerose patologie quali le enterocoliti necrotizzanti, le infezioni delle vie urinarie, la meningite e il botulismo, il diabete e l’obesità nella vita adulta.
Per quanto riguarda i vantaggi per la madre, è provato che l’allattamento al seno svolge un’importante funzione nell’involuzione dell’utero, nel ridurre il rischio di emorragie, nel prolungare il periodo di infertilità post-partum, nel favorire il calo ponderale favorendo il ritorno al peso forma e nella riduzione del rischio di tumore al seno prima del periodo della menopausa.
Tra i vantaggi ipotizzati vi sono la riduzione del rischio di contrarre il tumore dell’ovaio e la diminuzione del rischio di malattia osteoporotica.
Una domanda che spesso molte neo-madri si pongono è relativa a quali farmaci possano essere assunti senza che sia necessario sospendere l’allattamento al seno; in linea generale si può rispondere che moltissimi farmaci sono compatibili con l’allattamento; comunque sia è sempre necessario discutere con il proprio medico curante o con lo specialista l’eventuale sospensione o meno dell’allattamento al seno nel caso si debba intraprendere una determinata terapia farmacologica. Nel nostro Paese è attivo, presso l’U.O. Tossicologia Clinica-Centro Anti Veleni Ospedali Riuniti di Bergamo (numero verde: 800 88 3300) un servizio di informazioni sull’utilizzo dei farmaci in gravidanza e durante l’allattamento.
Allattamento artificiale
L’allattamento artificiale è il comune metodo di alimentazione dei lattanti che viene impiegato nei casi in cui, per varie ragioni, non sia possibile ricorrere all’allattamento naturale. L’argomento viene trattato a parte nell’articolo specifico: Allattamento artificiale.