Quali sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo dell’infezione da Coronavirus (COVID-19)?
Sinteticamente, esaminando i dati, si può affermare che:
(1) i soggetti maggiormente a rischio sono persone immunodepresse e/o con patologie polmonari o con una funzionalità polmonare già compromessa.
(2) in un soggetto sano, e con un buon stile di vita, il COVID-19 è nel 99,9% dei casi una patologia perfettamente gestibile, spesso asintomatica.
L’età è un fattore importante, ma indirettamente: la percentuale di decessi aumenta moltissimo dopo i 65 anni perché per molti di loro vale la (1); comunque l’invecchiamento deprime il sistema immunitario perché gli organi che producono globuli bianchi (leucociti) sono meno efficaci.
Quindi, fattori di rischio per l’infezione da Coronavirus sono:
- età superiore a 80 anni
- età fra 65 e 80 anni in presenza di patologie croniche oppure di stili di vita che abbiano compromesso la funzionalità polmonare (fumo).

I soggetti maggiormente a rischio in seguito all’infezione da Coronavirus sono persone immunodepresse e/o con patologie polmonari o con una funzionalità polmonare già compromessa.
Per coloro che hanno meno di 65 anni vale quanto affermato in (2). Fattori che si devono considerare di rischio sono:
- immunodepressione congenita (sono circa 80 le patologie coinvolte, per fortuna piuttosto rare nella popolazione)
- tumori (mieloma multiplo, leucemia linfatica cronica, linfoma)
- chemioterapia
- trapianti di organi in genere
- AIDS e altre patologie croniche (per esempio epatiti virali)
- terapie farmacologiche spesso prolungate (per esempio cortisonici)
- asportazione della milza ed eventi collegati a tale organo
- malnutrizione (anoressia o mentalità anoressica; scarso apporto di proteine con la dieta)
- forti fumatori (tale definizione diventa critica con l’età perché 10 sigarette al giorno possono non essere fattore di rischio a 30 anni, ma lo sono a 60, se si è fumato un’intera vita) o uso di droghe
- abuso di alcol
- obesità e sindrome metabolica (il sovrappeso non è un fattore di rischio significativo)
- mancanza di sonno (per esempio in soggetti stressati): nel sonno vengono rielaborate le proteine assunte con l’alimentazione con lo scopo di combattere gli agenti patogeni.