Qual è la differenza tra virus e batteri? Virus e batteri sono spesso confusi fra loro; infatti, hanno in comune la caratteristica di poter causare malattie agli esseri umani, agli animali e ai vegetali, e sono entrambi oggetto di studio della microbiologia, perché troppo piccoli per essere osservati a occhio nudo. Tuttavia, sono profondamente diversi ed è importante capire in cosa si distinguono. A dire il vero, i virus non sono considerati a tutti gli effetti organismi viventi, a differenza dei batteri che sono, invece, organismi viventi unicellulari, costituiti cioè da una sola cellula.

I virus sono tutti parassiti intracellulari obbligati (cioè per replicarsi hanno bisogno di un ospite vivente)
Il termine virus deriva dal latino e significa veleno o tossina; un virus non è costituito da una cellula, ma è solo un’unica molecola di acido nucleico (materiale genetico, DNA o RNA) racchiusa da una membrana proteica. A differenza dei batteri, i virus non hanno un metabolismo proprio e non sono in grado di moltiplicarsi autonomamente, ma hanno bisogno di un organismo dall’infettare. Nell’organismo attaccato, i virus si moltiplicano aggredendo la cellula dell’ospite e sostituendo il proprio DNA a quello della cellula infettata, prendendo il controllo di tutte le funzioni metaboliche. Si dice pertanto che un virus è un parassita obbligato.
Nella maggior parte dei casi, i virus riprogrammano le cellule per creare nuovi virus fino a quando le cellule non sono distrutte o muoiono. In altri casi, i virus trasformano le cellule normali in cellule maligne o cancerose.
Ancora più semplice di un virus è il prione, una glicoproteina, generalmente tossica, priva di materiale genetico. Il prione più conosciuto e quello responsabile del morbo della mucca pazza (malattia di Creutzfeldt-Jakob), anche se spesso è indicato erroneamente come virus. I virus sono molto più piccoli dei batteri, di circa due ordini di grandezza.
I batteri invece sono veri e propri organismi viventi costituiti da una sola cellula, e facenti parte nel regno degli esseri viventi dei Procarioti; il materiale genetico è sparso nel citoplasma e la cellula non presenta nessun organo specifico per le diverse funzioni, a differenza di tutti gli altri organismi viventi (funghi, animali e vegetali), che fanno invece parte degli Eucarioti, secondo l’attuale classificazione tassonomica, ove il materiale genetico è racchiuso nel nucleo. Nonostante la loro estrema semplicità, i batteri sono in grado di riprodursi autonomamente e di espletare tutte le funzioni metaboliche necessarie per alimentarsi. A differenza dei virus (anche se recentemente alcune ricerche hanno sottolineato la possibile utilità di un microbiota intestinale virale, il cosiddetto viroma intestinale), non tutti i batteri sono dannosi per gli esseri viventi, ma addirittura alcuni sono utili all’organismo che li ospita, come quelli della flora intestinale.
Dalla loro differente struttura, deriva il fatto che i batteri, essendo organismi viventi a tutti gli effetti, sono sensibili agli antibiotici. Infatti, la parola antibiotico significa letteralmente “contro la vita”; per la medesima ragione, non lo sono affatto i virus, contro i quali gli antibiotici sono inefficaci. Per i virus, gli unici rimedi possibili sono farmaci antivirali o i vaccini, se sono stati sintetizzati, entrambi specifici dei differenti tipi di virus.