I disturbi dell’equilibrio rappresentano una delle più frequenti cause di richiesta di prestazioni sanitarie.
Esistono, come vedremo, vari tipi di questi disturbi; in linea generale, si tratti di condizioni che fanno percepire al soggetto un senso di instabilità o di vertigine; sostanzialmente, viene a mancare la capacità di mantenere l’orientamento intenzionale del corpo nello spazio; alla persona sembra di essere in movimento anche quando è ferma, sia che si trovi in piedi che in posizione sdraiata.
Le cause alla base di un disturbo dell’equilibrio possono essere le più svariate; esistono, infatti, diverse patologie che possono creare problemi di equilibrio (lesioni cerebrali o cerebellari, condizioni patologiche a carico dell’orecchio interno, assunzione di determinati farmaci ecc.).
Il meccanismo dell’equilibrio
Il vero e proprio organo dell’equilibrio si trova nell’orecchio interno, in una zona denominata labirinto membranoso; quest’ultimo consta di tre canali semicircolari membranosi, dall’utricolo, da sacculo, dal condotto endolinfatico e dal condotto cocleare; sostanzialmente si tratta di un insieme di organi cavi che contengono un liquido, l’endolinfa, e che sono fra loro comunicanti e delimitati da una parete membranosa.
Nel momento in cui effettuiamo un qualsivoglia movimento, per quanto piccolo che esso sia, i vari recettori e i liquidi endolinfatici o perilinfatici rispondono con segnali di eccitazione o di inibizione che vengono inviati al cervello dove vengono elaborati facendoci compiere il movimento intrapreso evitando sbandamenti e barcollamenti; l’equilibrio non è comunque regolato solo dal labirinto; esistono, infatti, diversi altri sistemi sensoriali che intervengono nell’elaborazione di un fenomeno così complesso (vista muscolatura, componenti cerebrali ecc.).
Quando c’è qualcosa che disturba il meccanismo dell’equilibrio, si va appunto incontro ai disturbi dell’equilibrio.
Disturbi dell’equilibrio – Cause
Come già accennato in precedenza, le cause di un disturbo dell’equilibrio possono essere veramente molte; tipici esempi sono rappresentati da quei processi infettivi, batterici, fungini o virali che siano, che interessano l’orecchio; anche vari tipi di lesioni cerebrali e cerebellari o disturbi della circolazione sanguigna che interessano l’orecchio interno possono creare problemi di equilibrio più o meno importanti.
Problemi di equilibrio possono derivare anche da patologie che interessano l’apparato scheletrico (per esempio l’artrite) o l’apparato visivo (squilibri della muscolatura degli occhi).
Talvolta la causa è iatrogena, ovvero causata dall’assunzione di determinati farmaci (i principi coinvolti sono veramente molti e le categorie farmaceutiche responsabili sono le più disparate).
Non si devono poi dimenticare i traumi cranici, che sono spesso coinvolti nei problemi di equilibrio.
Condizioni e patologie coinvolte nei disturbi dell’equilibrio
Le condizioni patologiche coinvolte nei disturbi dell’equilibrio sono numerose; fra le principali si ricordano:
- cinetosi
- fistola perilinfatica
- labirintite
- neuronite vestibolare
- sindrome del mal de débarquement
- sindrome di Ménière.
Cinetosi – Il termine cinetosi viene utilizzato per riferirsi a una fastidiosa condizione caratterizzata dalla presenza di fastidiosi segni e sintomi quali vertigini, mancanza di equilibrio, nausea e vomito che si verificano in seguito a movimenti irregolari o ripetitivi del corpo. Vedasi l’articolo Mal d’auto (cinetosi).
Labirintite – Vedasi l’articolo Labirintite.
Neuronite vestibolare – Si tratta di un processo infiammatorio acuto, spesso di origine virale (spesso si verifica in seguito a un’infezione delle vie respiratorie), che è caratterizzato da un violento attacco vertiginoso che può durare da pochi giorni ad alcune settimane; importante la sintomatologia neurovegetativa associata (nausea, vomito, cardiopalmo e tachicardia).
Sindrome del mal de débarquement – Più nota come “malattia dello sbarco” è una condizione non particolarmente frequente che si manifesta, solitamente, in seguito a un viaggio su una nave o su un aereo. Diversamente da quanto si verifica nel caso di cinetosi, il soggetto ha la sensazione di dondolio e ondeggiamento non quando si trova sul mezzo di trasporto, ma dopo che ne è sceso. Spesso il problema si risolve nel giro di poche ore, ma vi sono casi documentati in letteratura dalla durata particolarmente lunga.
Sindrome di Ménière – Vedasi l’articolo Sindrome di Ménière.
Diagnosi
La diagnosi di un disturbo dell’equilibrio è piuttosto complessa; le cause possibili sono molte e molto diverse fra loro; non è un caso che, spesso, il medico di famiglia indirizzi il paziente verso uno specialista in otorinolaringoiatria, anche se le figure specialistiche che potrebbero risultare coinvolte sono diverse.
Il percorso diagnostico inizia solitamente con una visita otorinolaringoiatrica e/o audiologica per una valutazione clinico-anamnestica. Sono opportune una visita endoscopia delle vie aeree superiore, un’otomicroscopia, un esame audiometrico e un esame vestibolare.

Nel caso di disturbi dell’equilibrio, la valutazione clinica del medico è di fondamentale importanza
Potrebbero poi essere necessari esami di secondo livello più complessi quali posturografia statica computerizzata, stimolazioni termiche calde, fredde e/o bicaloriche per ciascun orecchio (queste stimolazioni causano l’eccitazione o l’inibizione del labirinto e consentono di valutare separatamente i due emisistemi vestibolari; non sempre però questa metodica può essere utilizzata; è per esempio il caso di perforazioni del timpano), analisi dell’oculomotricità tramite videonistagmografia, prove roto-acceleratorie, potenziali evocati vestibolari ecc.
A seconda dei casi potrebbero essere richiesti indagini di imaging quali risonanza magnetica, TAC, ecodoppler nonché esami ematochimici, esami neurologici, oculistici, odontostomatologici, ortopedici ecc.
Come si curano i disturbi dell’equilibrio
Una volta appurata la causa che determina il disturbo dell’equilibrio, si sarà in grado di stabilire un percorso terapeutico; se si è stabilito che il problema deriva dall’assunzione di un determinato farmaco, il medico potrà suggerire un’alternativa.
Le opzioni di cura, viste le numerose possibili cause sono molte; si va dai farmaci, agli esercizi posturali, alle terapie di riabilitazione vestibolari ecc.
Non sempre il problema può essere risolto totalmente; alcune lesioni tumorali che interessano il cervelletto, per esempio, non sono facilmente trattabili e non sempre la sintomatologia che ne deriva può essere risolta definitivamente; in questi casi è opportuno cercare di rendere, per quanto possibile, più sicuro l’ambiente domestico in modo da prevenire cadute legate alla perdita di equilibrio (per esempio, con un montaggio di appositi corrimano in punti strategici dell’abitazione).