Con il termine ginecomastia si indica una condizione caratterizzata da un eccessivo sviluppo dimensionale delle mammelle (composte da tessuto ghiandolare e grasso) nei soggetti di sesso maschile; in conseguenza di tale anomalo sviluppo, il seno assume un aspetto tipicamente femminile. L’ingrossamento del seno può interessare una o entrambe le mammelle,
Nella stragrande maggioranza dei casi il disturbo crea un notevole disagio di tipo psicologico con inevitabili ripercussioni sia in ambito sociale sia sulla sfera sessuale.
In alcune circostanze l’aumento di volume delle mammelle è dovuto a un notevole accumulo di tessuto adiposo; in questi casi si parla di falsa ginecomastia (anche lipomastia o pseudoginecomastia).
Cause e classificazione
Sono numerose le cause del disturbo; in base a esse la ginecomastia viene classificata come:
- puberale
- congenita
- acquisita (anche indotta).
Ginecomastia puberale – La stragrande maggioranza dei soggetti maschi attraversa una fase (generalmente compresa tra i 12 e i 17 anni di età) in cui si ha un notevole sviluppo mammario; si parla in questi casi di ginecomastia puberale. In circa un terzo degli adolescenti, tale condizione regredisce nel giro di 10-12 mesi, in altri la fase è più duratura, ma trascorsi tre anni il fenomeno è completamente regredito nella stragrande maggioranza dei casi (90% circa). In un numero minore di casi, la condizione persiste oltre il diciassettesimo anno di età e iniziano a ridursi le possibilità che il processo regredisca in modo spontaneo e si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di intervenire chirurgicamente.

Nella ginecomastia si ha un aumento anomalo del volume delle mammelle maschili.
Ginecomastia congenita – In questa forma i fattori determinanti sono da ricercarsi o in uno squilibrio degli ormoni in circolo oppure in una superiore sensibilità del tessuto mammario alle stimolazioni di tipo ormonale. Nella forma congenita si ha una connotazione di tipo familiare (ereditarietà).
Ginecomastia acquisita – In presenza di ginecomastia acquisita, i fattori scatenanti sono da ricercarsi nell’assunzione di farmaci che creano un certo squilibrio ormonale; il tipico caso sono i trattamenti farmacologici con ormoni estrogeni o androgeni; si può quindi parlare in questi casi di ginecomastia iatrogena. Ovviamente la condizione può essere indotta anche dall’assunzione di sostanze dopanti quali gli steroidi anabolizzanti; sono comunque numerosi i farmaci che possono scatenarla: calcio-antagonisti, clonidina, farmaci risparmiatori di potassio, H2-antagonisti, metotrexate, farmaci antitumorali, antimicotici, finasteride, dutasteride, isoniazide ecc.
Cause di una forma indotta non sono solo i farmaci, ma anche gli abusi di sostanze stupefacenti (marijuana e oppiacei) o di sostanze alcoliche.
Vera o falsa?
In base alle caratteristiche che la contraddistinguono si hanno tre tipologie di ginecomastia:
- vera
- falsa
- mista.
Si parla di ginecomastia vera quando l’eccessivo sviluppo mammario è provocato da un aumento della componente ghiandolare.
Come accennato in apertura, si definisce invece ginecomastia falsa la condizione in cui l’aumento di volume delle mammelle dipende da un notevole accumulo di adipe localizzato.
Si parla invece di ginecomastia mista quando l’eccessivo aumento del volume mammario vede coinvolte entrambe le componenti sopracitate.
Sintomi e diagnosi di ginecomastia
I primi segni e sintomi della condizione sono un incremento della sensibilità locale e la comparsa di protuberanze dolenti nella zona sottostante i capezzoli. Con il trascorrere del tempo si verifica un notevole rigonfiamento della zona mammaria legato sia all’incremento del volume ghiandolare sia ai depositi adiposi.
La diagnosi si avvale in prima battuta di una scrupolosa anamnesi farmacologica. Come detto nel paragrafo precedente, sono molti i farmaci che possono indurre la condizione ed è quindi necessario escludere in primis le cause iatrogene.
In seconda battuta è necessario eseguire un esame di tipo obiettivo; si deve innanzitutto verificare se il problema è di recente insorgenza o no. Necessario è l’esame dei testicoli per verificare l’eventuale presenza di noduli o zone asimmetriche e/o dolorose dal momento che, anche se l’evenienza è invero molto rara, alcune forme di tumore al testicolo possono essere causa di ginecomastia. È altresì importante un esame dei caratteri sessuali secondari allo scopo di verificare la presenza di ipogonadismo. Infine è necessario verificare se il soggetto è cirrotico, se vi sono segni di ipertiroidismo, calo della libido, disfunzione erettile ecc.
Gli esami di laboratorio vengono richiesti generalmente nei giovani adulti in caso di ginecomastia da cause ignote (idiopatica); nei soggetti più anziani affetti da lungo tempo dalla patologia, gli esami non sono generalmente richiesti perché se viene esclusa la causa iatrogena, il problema è generalmente da ricercarsi in un ipogonadismo primitivo.
Prevenzione e rimedi
Prevenire il disturbo non è sempre possibile, ma attenersi a determinate regole può diminuirne il rischio. Un corretto stile di vita, anche nell’età adolescenziale, è decisamente importante. Una dieta varia ed equilibrata è senz’altro auspicabile; un’attività fisica regolare previene l’accumulo di adipe localizzato nelle sedi mammarie e mantiene più tonico il muscolo pettorale. Il mantenimento di un peso corretto è fondamentale; nei soggetti affetti da obesità i livelli di testosterone sono generalmente ridotti e si assiste a un innalzamento dei livelli di estrogeni; ciò aumenta notevolmente la possibilità di ginecomastia.
Quando siamo di fronte a una forma “vera”, se durante la fase adolescenziale non si è avuta la spontanea regressione della condizione, le possibilità che ciò avvenga in seguito sono decisamente ridotte e prende corpo la necessità di intervenire chirurgicamente; se invece siamo di fronte a falsa ginecomastia (adipe localizzata e rilassamento del muscolo pettorale) non è detto che si debba ricorrere necessariamente alla chirurgia; potrebbero essere sufficienti in questo caso un appropriato regime alimentare che porti a una diminuzione del grasso corporeo e un programma di tonificazione dei muscoli in questione.
Nel caso di una forma indotta, la risoluzione del problema è ovviamente possibile se è possibile rimuovere le cause che l’hanno provocata.