La luce pulsata è una tecnica relativamente recente (è nata alla fine degli anni ’90 del secolo scorso) utilizzata in ambito dermatologico per il trattamento degli inestetismi della cute e di altre problematiche relative alla pelle.
Molto spesso la luce pulsata (IPL, Intense Pulsed Light)) viene considerata una delle tante forme di laserterapia dermatologica; in realtà, anche se le tecniche hanno varie similitudini e in molti casi sono utilizzate per perseguire i medesimi scopi, non sono esattamente la stessa cosa.
Gli apparecchi utilizzati per i trattamenti a luce pulsata emettono una luce policromatica in uno spettro di lunghezze d’onda compreso solitamente tra i 500 e i 1.200 nm, anche se esistono macchinari che coprono uno specchio di maggiore ampiezza (da 390 a 1.200 nm); tali macchinari consentono una notevole variabilità di parametri e un operatore esperto è in grado di selezionare la corretta combinazione di emissione di impulsi luminosi e durata di tali impulsi in base al fototipo del paziente e al problema da trattare; appositi filtri escludono le lunghezze d’onda non appropriate. La preparazione dell’operatore è di fondamentale importanza per evitare spiacevoli effetti indesiderati come iperpigmentazioni, ipopigmentazioni e ustioni).
Luce pulsata: funziona?
La luce pulsata viene sfruttata per il trattamento di varie problematiche cutanee; le principali indicazioni sono relative all’epilazione progressiva permanente e al ringiovanimento cutaneo. Altre indicazioni sono:
- capillari sottili
- couperose
- macchie cutanee (iperpigmentazioni, lentigo solari, lesioni pigmentate benigne)
- pori dilatati
- rosacea
- rughe sottili
- teleangectasie del volto
Un breve cenno va all’epilazione progressiva permanente, problematica nella quale la luce pulsata è attualmente la tecnica che garantisce i migliori risultati. Va precisato che i fasci luminosi colpiscono tutti i peli presenti nella zona trattata, ma risultano efficaci permanentemente soltanto su quella parte di peli che si trova nella fase di crescita (circa il 30% della peluria presente sul corpo); è per questo che è necessario sottoporsi a più sedute; trascorso un mese, infatti, altri peli si troveranno in questa fase e sarà possibile ripetere il trattamento IPL. Nella gran parte dei casi si arriva, dopo 6-12 sedute a cadenza mensile, alla scomparsa definitiva di circa l’80% della peluria in una determinata area.
Per quanto concerne il ringiovanimento cutaneo, di norma sono sufficienti dalle 4 alle 6 sedute.
I trattamenti con con luce pulsata sono praticamente indolori, ma si possono avvertire una sensazione di calore e un lieve pizzicore del tutto sopportabile.

Trattamento di bellezza per la salute della pelle a luce pulsata rossa
Il trattamento a luce pulsata
Nelle ultime settimane che precedono il trattamento con luce pulsata si devono evitare le lunghe esposizioni ai raggi solari.
Prima di iniziare il trattamento, l’operatore potrebbe applicare un anestetico sulla zona oggetto di trattamento, ma di solito ciò non si rende necessario.
Una seduta ha una durata di circa 20-30 minuti a seconda del problema da trattare. Il trattamento non lascia strascichi e, conseguentemente, il soggetto può riprendere fin da subito le sue normali attività.
Controindicazioni
Esistono varie controindicazioni al trattamento con luce pulsata; è per questo che è importante che l’operatore conosca la storia clinica del soggetto.
Le principali controindicazioni alla terapia con luce pulsata sono:
- assunzione di farmaci che stimolano la crescita della peluria (per esempio il minoxidil)
- diabete
- epilessia
- fotofobia (ivi compresa l’assunzione di farmaci o integratori che possono indurla)
- gravidanza e allattamento
- immunodeficienza (da farmaci o da patologie)
- lunghe esposizioni ai raggi solari o alla luce di lampade o lettini abbronzanti nelle ultime settimane
- pelle eccessivamente scura, secca o particolarmente delicata
- predisposizione alla comparsa di cicatrici
- presenza di pacemaker
- presenza di vene varicose o di lesioni cutanee nella zona da trattare
- storia di sanguinamenti (coagulopatie o assunzione di anticoagulanti).
In alcuni di questi casi potrebbe comunque essere possibile effettuare il trattamento; è però di competenza esclusiva del dermatologo stabilire se il trattamento IPL è fattibile o no.
Una volta effettuato il trattamento è necessario proteggere le zone trattate con filtri solari protettivi allo scopo di evitare iperpigmentazioni.