Il mal d’auto (più estensivamente mal di viaggio, malessere da movimento e, nel caso di viaggi in nave, mal di mare) è una fastidiosa condizione caratterizzata dalla presenza di fastidiosi segni e sintomi quali vertigini, mancanza di equilibrio, nausea e vomito che si verificano in seguito a movimenti irregolari o ripetitivi del corpo; più tecnicamente si parla di cinetosi (anche, ma più raramente, chinetosi).
Il mal d’auto è un disturbo neurologico che rientra nella grande categoria dei disturbi dell’equilibrio (che sono, detto per inciso, una delle più frequenti cause di richiesta di prestazioni sanitarie).
Le cause del mal d’auto
Le spiacevoli sensazioni che caratterizzano il mal d’auto sono causate dalla “confusione” che il cervello fa tra movimento reale e movimento percepito; in sostanza vi è una discordanza fra le informazioni che giungono dall’apparato vestibolare, dall’apparato visivo e dal sistema posturale (detto un po’ grossolanamente, quando si viaggia in auto, per esempio, gli occhi “dicono” al cervello che ci stiamo muovendo, mentre l’apparato vestibolare lo “informa” che siamo seduti, quindi fermi). Il malessere e il disagio che si provano sono, di fatto, un modo con cui l’organismo tenta di proteggerci cercando di fermarci mettendo così fine alla “confusione” tra i diversi segnali.
In altri termini, quando viaggiamo, l’apparato vestibolare (situato in profondità nell’osso temporale, rocca petrosa, dietro l’orecchio) viene sottoposto a numerose e rapide sollecitazioni che possono causare la cinetosi; soprattutto quando i movimenti sono abbastanza bruschi, i segnali di cambiamento della posizione vengono inviati continuamente al cervello che non è in grado di stabilizzarli e sollecita alcuni nervi che agiscono sull’apparato gastrico provocando la sensazione di nausea; il mal d’auto può colpire chiunque, adulti e bambini, ma questi ultimi sono maggiormente predisposti alla cinetosi perché il loro apparato vestibolare non è completamente sviluppato.
Vale la pena ricordare che, in alcuni soggetti, particolarmente sensibili, i segni e sintomi del mal d’auto, possono fare la loro comparsa anche dopo aver giocato con quei videogame in cui la grafica si alterna in modo molto rapido (è per esempio il caso dei simulatori di volo o di corse automobilistiche); in questi casi, il disturbo insorge perché la grafica di questi giochi, particolarmente realistica, è in grado di produrre la medesima mancata corrispondenza fra gli stimoli visivi e le informazioni che vengono fornite dall’apparato vestibolare.
Fra i fattori di rischio per l’insorgenza del mal d’auto si devono citare la giovanissima età (come già accennato, i bambini di età compresa fra i 2 e 12 anni sono più predisposti all’insorgenza del disturbo), il sesso femminile (le donne accusano più frequentemente il mal d’auto; un’ulteriore aggravante è costituita dallo stato interessante), il soffrire d’emicrania (chi soffre di questo disturbo è maggiormente suscettibile all’insorgenza di mal d’auto).
Altri fattori di rischio sono di tipo ambientale (scarsa ventilazione nel mezzo di trasporto, rumore eccessivo e temperatura elevata).
Segni e sintomi del mal d’auto
I segni e i sintomi del mal d’auto sono diversi e possono essere più o meno intensi.
Di norma il soggetto inizia avvertire un certo disagio, a livello dell’addome superiore, associato al senso di nausea. Altre manifestazioni classiche sono la sudorazione fredda, il pallore, le vertigini, l’aumento della salivazione e, nei casi peggiori, il vomito. Nel caso di bambini, specialmente se abbastanza piccoli, si possono avere anche irrequietezza e pianto.
Meno frequenti sono la sonnolenza, il senso di svenimento, la debolezza e l’estrema stanchezza.
Vale la pena di citare brevemente anche il cosiddetto “mal di terra” (noto anche come mal de débarquement”, espressione francese traducibile letteralmente come “malattia da sbarco”); si tratta di una rara sindrome che si manifesta generalmente in seguito a un viaggio su una nave o su un aereo; diversamente da quanto si registra nella cinetosi, il soggetto che accusa questo tipo di disturbo riferisce di una continua sensazione di ondeggiamento, come se si trovasse ancora sul mezzo di trasporto. Tale sensazione perdurare a lungo, da poche ore ad alcuni giorni. Sono spesso le donne tra i 40 e i 50 anni a esserne colpite.

Il mal d’auto è un disturbo neurologico che rientra nella grande categoria dei disturbi dell’equilibrio.
Cinetosi: quando sentire il medico
Di norma, le fastidiose sensazioni che caratterizzano il mal d’auto cessano, una volta che il viaggio è terminato, nel giro di breve tempo. Se così non fosse, è opportuno consultare il proprio medico per escludere che alla base del malessere vi possano essere altre cause, per esempio una labirintite.
Mal d’auto – Cura
Il mal d’auto può essere curato in vari modi; in diversi casi, molti disagi possono essere prevenuti seguendo i sottoelencati consigli:
- quando si viaggia in auto la soluzione migliore è guidare; se la guida spetta ad altri si dovrebbero ridurre al minimo indispensabile i movimenti della testa in particolare e del corpo in generale; si scelga quindi un posto dove ciò sia reso più facile; la schiena deve essere ben appoggiata allo schienale e il capo al poggiatesta, se quest’ultimo è presente. È opportuno sedersi sul sedile anteriore.
- Cercare di ridurre al minimo gli input sensoriali; in pratica, significa che si dovrebbe cercare di mantenere fisso lo sguardo all’orizzonte; si eviti di leggere o di giocare; il tenere gli occhi chiusi può ridurre la sensazione di disagio (non si inviano input visivi al cervello).
- Mantenere il veicolo ben ventilato; ovviamente questo consiglio va rispettato quando la temperatura esterna consente di tenere il finestrino aperto; se ciò non è possibile, è consigliabile effettuare alcune soste durante il viaggio e prendere una boccata d’aria fresca. Superfluo ricordare che i passeggeri non devono fumare all’interno dell’abitacolo.
- Si eviti di mangiare e/o bere subito prima del (o durante il) viaggio.
- Nel caso di viaggi aerei, chi soffre di cinetosi dovrebbe cercare di prenotare un posto nella parte anteriore dell’aeroplano o comunque in prossimità dell’ala.
- Chi viaggia in nave dovrebbe scegliere le cabine che si trovano nella parte anteriore o in quella centrale del mezzo di trasporto; quando si è fuori sul ponte, è consigliabile tenere lo sguardo fisso all’orizzonte o comunque su un oggetto fermo e a lunga distanza.
- Chi viaggia in treno dovrebbe scegliere un vagone nella parte anteriore e un sedile accanto al finestrino.
Nei casi di mal dauto particolarmente difficili, possono venire in aiuto anche i rimedi farmacologici.
Fra i farmaci utilizzabili per prevenire e/o combattere la cinetosi vanno ricordati la scopolamina (da evitare se si è alla guida; è un principio attivo che agisce bloccando alcuni dei segnali nervosi inviati dall’apparato vestibolare, che possono provocare la nausea e il vomito); è disponibile sia per la somministrazione per bocca sia come cerotto transdermico; deve essere assunta prima di partire per un viaggio; il cerotto andrebbe applicato almeno 6 ore prima della partenza. L’effetto è di lunga durata (circa 3 giorni) e alcuni antistaminici (cinnarizina, dimenidrinato, meclozina e prometazin); questi dovrebbero essere assunti una o due ore prima della partenza.
L’antistaminico dimenidrinato è il principio attivo contenuto nel noto prodotto Travelgum della Medapharma; si tratta di gomme da masticare medicate; è consigliabile iniziare con la dose minima prevista (una gomma), assumendo il medicinale prima di iniziare un viaggio in auto, per mare, in aereo o in treno e comunque appena si avvertono i primi segni di nausea e malessere. La dose massima negli adulti è di 4 gomme al giorno; nei bambini (solo se di età superiore ai 4 anni), la dose massima è inferiore (2 gomme al giorno).