Come capire se il dolore alla schiena è dovuto a una postura scorretta? Solitamente il mal di schiena dovuto a una postura scorretta non si manifesta immediatamente sotto forma di dolore acuto, piuttosto con dei doloretti che prendono all’improvviso se si fa un qualche tipo di movimento.
I primi sintomi del mal di schiena dovuto a una postura scorretta non sono legati a un grosso dolore e per questo non allarmano. All’inizio si può avvertire un leggero fastidio o dolore alla schiena, o si ha difficoltà a muovere il collo, o la spalla quando per esempio si solleva un braccio in momenti quotidiani come quando si è alla guida o si fanno le faccende domestiche.
Questi disturbi minori o “doloretti” localizzati nella spalla, o più spesso nella schiena, non vanno affatto trascurati, al contrario vanno individuati e trattati subito in quanto possono innescare una serie di altre alterazioni o disturbi fisici ben più seri, che vanno a mettere a rischio il benessere del nostro organismo.
Inizialmente, il dolore o la difficoltà di movimento si percepiscono soltanto quando si è sotto sforzo, poi a poco a poco diventano più insistenti e viene naturale portarsi le dita nella zona dolorante per applicare una pressione e cercare di alleviare il dolore, che si inizia ad avvertire anche quando non si è sotto sforzo.
Ecco, queste sono solitamente le due fasi iniziali che ci fanno capire che siamo di fronte a un dolore quasi sicuramente dovuto a una nostra tendenza ad adottare una postura non corretta. Non è dato sapere in quanto tempo questi dolori di bassa intensità diventeranno sempre più frequenti, i fattori che possono aggravare la situazione sono diversi, per esempio, il tipo di lavoro che si fa, se si è costretti a mantenere una certa posizione per molto tempo o se invece si ha poca possibilità di fare movimento durante la giornata lavorativa. Soprattutto se si lavora per molte ore seduti davanti a un computer è facile distrarsi e stancarsi e adottare una postura storta o “ingobbita” che a lungo andare può portare a provare dolore anche cronico alle spalle o più spesso alla zona lombare.
Senza contare che possono intervenire anche fattori psicologici; anche lo stress emotivo al quale si è sottoposti al lavoro o nella vita privata può peggiorare la situazione. Le persone che hanno una forte emotività, per esempio, sono portate ad avere una posizione più curva, le persone ansiose hanno la tendenza ad avere le spalle ruotate in avanti, a causa della rigidità del diaframma, e adottano una postura “ingobbita”.
Un elemento comune di chi ha una postura scorretta infatti è la rigidità muscolare, la postura spesso è il risultato di quanta rigidità muscolare si ha, pertanto, se si tende a tenere i muscoli troppo rigidi, provocando una maggiore pressione che eserciteranno su vertebre e articolazioni, probabilmente adotteremo una postura sbagliata, che ci provocherà dolore a lungo andare.

Solitamente il mal di schiena dovuto a una postura scorretta non si manifesta immediatamente sotto forma di dolore acuto, piuttosto con dei doloretti che prendono all’improvviso se si fa un qualche tipo di movimento.
Ci sono diverse tipologie di mal di schiena da postura, a seconda della zona interessata dal dolore. Si può presentare sotto forma di lombalgia, se interessa la zona orizzontale che parte dalla d12 fino ad arrivare alle natiche, o lombosciatalgia se interessa anche l’arto inferiore. Si parla invece di dorsalgia se fa male la zona delle vertebre dorsali e si sente dolore quando ci si volta flettendo il torace. Infine, può trattarsi di cervicalgia quando interessa la zona della cervicale.
Esistono però tutta una serie di esercizi di base e specifici che possono aiutare ad aumentare la flessibilità muscolare e pertanto ad andare a migliorare la postura e infine ad alleviare il dolore alla schiena dovuto a una postura sbagliata.
Quali che siano gli esercizi di ginnastica posturale che pratichiamo, l’importante e che siano volti a “sbloccare” il diaframma. Partire dalla respirazione diaframmatica è la base per tutti gli esercizi.
Si possono poi effettuare esercizi di allungamento e rafforzamento dei muscoli posteriore della colonna vertebrale e dell’arto inferiore con l’aiuto di una corda non elastica. Per esempio ci si può sedere a terra distendendo le gambe (le caviglie devono rimanere vicine tra loro) e facendo passare la corda dietro i piedi, tenendo saldamente con le mani. la posizione delle mani permetterà di tenere ben dritta la colonna, o meglio di raddrizzarla a poco a poco. Se le mani sono vicino ai piedi, raddrizzare la colonna risulterà difficile, più sono lontane e più sarà facile riuscirci.
Vi è poi un altro esercizio utile che si effettua sempre da seduti. Dopo essersi seduti si incrociano le gambe tenendo la schiena ben dritta. Il passaggio successivo è incrociare le braccia abbracciando il busto il più possibile e flettendo la testa in avanti. Da questa posizione poi ci si piega in avanti a poco a poco per poi rimanere fermi per almeno una decina di secondi.