Con meteoropatia (anche sindrome meteoropatica) si fa riferimento a un insieme di disturbi di natura psicofisica causati sia dalle condizioni che dalle variazioni meteorologiche, (azione dei venti, stati pre-temporaleschi, pioggia, umidità ecc.). Il termine deriva dalle parole greche meteoron (ciò che è in alto) e pathos (malattia).
La meteoropatia è, come ben si comprende da quanto precedentemente riportato, uno stato di malessere prodotto da fattori meteorologici.
Il disturbo può colpire chiunque, ma sembra essere più frequente nei bambini e nelle persone anziane.
Si distinguono tre forme di questa particolare sindrome:
- primaria
- secondaria
- terziaria.
Si parla di meteoropatia primaria allorquando i vari disturbi (ansia, depressione, malinconia, sbalzi di umore) si manifestano in concomitanza di cambiamenti meteorologici di una certa importanza; fanno parte di questa categoria, sindromi particolari come l’anemopatia (sindrome dei venti), sindrome dello scirocco ecc.
Si definisce invece meteoropatia secondaria quella forma del disturbo nel corso della quale una certa sintomatologia si riacutizza durante il cambiamento delle condizioni atmosferiche; i tipici casi sono quelli del peggioramento delle manifestazioni cliniche che caratterizzano determinati disturbi (artrosi, asma, cefalea, colite, nevralgie ecc.).
La meteoropatia terziaria è la forma più grave del disturbo, tant’è che alcuni autori parlano di vera e propria patologia classificandola nell’ambito dei cosiddetti disordini affettivi stagionali (SAD, Seasonal Affective Disorder).
Il disordine affettivo stagionale è un disturbo che si manifesta ai cambi di stagione, soprattutto all’arrivo della stagione autunnale.
Sembra che nel nostro Paese siano circa tre milioni i soggetti interessati da questo problema; sono soprattutto le donne tra i 20 e i 40 anni a essere colpite da questa forma di meteoropatia.
Il SAD fu riconosciuto come disturbo del tono e dell’umore verso gli inizi degli anni ’80 del secolo scorso. Fra i rimedi suggeriti per il SAD vi è la cosiddetta luminoterapia, ovvero l’esposizione giornaliera, per circa mezz’ora, a una luce bianca di grande intensità, che imita la luce naturale.
Meteoropatia – Cause
Diversi sono i fattori reali che concorrono all’insorgenza del disturbo: il funzionamento non ottimale del sistema di controllo della temperatura corporea (probabilmente causato da un’alterazione dell’ipotalamo), la dipendenza dalla luminosità e l’ipersensibilità all’elettricità atmosferica (ansia, depressione, mal di testa ecc.).
Esiste cioè una meteoropatia fisica legata a fattori fisiologici e che può essere rimossa eliminandone le cause.

Si stima che in Italia vi siano circa 3 milioni di soggetti interessati da “disordine affettivo stagionale”, una forma di meteoropatia.
Meteoropatia di natura psicologica
Di un certo interesse è soprattutto la meteoropatia di natura squisitamente psicologica; mentre molte persone in presenza di una situazione meteorologica sfavorevole trovano interessi alternativi (come la lettura di un buon libro) e anzi trovano stimoli di allegria (come lo starsene in compagnia di fronte a un camino scoppiettante mentre fuori sta nevicando), altri innescano una spirale depressiva ogniqualvolta il tempo tende a essere sfavorevole (il vento innervosisce, la pioggia deprime ecc.), senza che esistano i fattori reali sopraccitati.
In genere si tratta di soggetti con una bassa volontà anevrotica dovrebbero porre attenzione al fatto che la meteoropatia è un sintomo importante della loro condizione: migliorando la loro resistenza esistenziale scomparirebbe ogni problema.