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Legge della Grande Popolazione

Cos’è la legge della Grande Popolazione?

Prima di enunciare questa legge dal nome altisonante, riteniamo opportuno ricordare come quotidianamente siamo bersagliati da ricette per migliorare la nostra salute o la nostra efficienza.

Ci arrivano dalla televisione, dai giornali, da persone più o meno informate e possono giungerci dalla scienza o dalla pubblicità, cioè dal commercio.

Legge della Grande Popolazione

Una ricetta salutistica, per esempio un integratore, è accettabile solo se produce effetti certi nella maggioranza della Grande Popolazione.

Cercando di comprendere tutto (ma non è facile…) si tratta di:

  • promozione di sostanze che fanno bene
  • astensione da sostanze che fanno male
  • farmaci
  • integratori
  • cure mediche (tradizionali o alternative)
  • regimi alimentari
  • stili di vita che escludono un insieme di cose, viste come “i pericoli”
  • stili di vita che viceversa esaltano un insieme di cose, viste come “i salvagente”
  • attività sportive
  • attività mentali
  • filosofie o religioni.

Ognuno dei componenti dell’elenco è una ricetta per vivere meglio.

Come distinguere una ricetta buona da una cattiva?

Se dovessimo dar credito a tutto, passeremmo la nostra vita a rincorrere illusioni di salute, giovinezza, felicità ecc. Come fare quindi a discernere fra le ricette buone e quelle cattive?

Definita la Grande Popolazione come l’universo a cui si può applicare la ricetta, è facile enunciare la legge della Grande Popolazione:

una ricetta salutistica è accettabile solo se produce effetti certi nella maggioranza della Grande Popolazione.

Le basi su cui si fonda la legge della Grande Popolazione sono:

Effetto risultato – Ciò che funziona viene diffuso dall’effetto risultato, mentre ciò che funziona solo in parte, per caso o per nulla non ha una diffusione globale, ma resta limitato a nicchie di popolazione.

Certezza del risultato – Tutto ciò che funziona solo in parte, è discutibile ecc.  può essere interessante, ma non è ancora nel campo del CERTO. Come tale chi lo propone (a volte fideisticamente) come vero è in una di queste condizioni:

  • è in malafede;
  • è ignorante;
  • è facilmente suggestionabile e ragiona più con i sentimenti (o con i piedi?) che col cervello.

Vediamo alcuni esempi.

Il fatto che non fumare è positivo non solo è documentato da ricerche scientifiche, ma viene anche facilmente dimostrato da statistiche su campioni di milioni di soggetti, a prescindere da ogni trucco o manipolazione statistica.

La glucosamina come antiartrosico è noto negli USA dal 1980; se funzionasse veramente, vi sembra logico che solo vent’anni dopo una ricerca italiana ne abbia rivelato l’efficacia?

Molti medici esaltano le proprietà di sostanze che hanno impiegato su malati o su anziani e vorrebbero proporle a tutti (stimolatori dell’ormone della crescita, DHEA, melatonina, carnitina ecc.). In realtà, trasportati nella popolazione, i risultati vengono di molto ridimensionati. Non ha molta importanza che le sostanze vengano spesso assunte scorrettamente; se funzionassero, l’insieme della popolazione che le assume nel modo corretto farebbe una tale pubblicità e una tale opera d’informazione che ben presto tutti se ne gioverebbero.

Ho scritto un libro Il manuale completo della corsa perché è ormai universalmente accettato che l’attività sportiva fa bene e i risultati si vedono. All’interno del libro esistono affermazioni che appartengono invece ancora a ciò che è discutibile e sarebbe sciocco da parte mia spacciarle per verità assolute. Questa dovrebbe essere la posizione onesta di chi scrive.

Un atteggiamento che è compatibile con la legge è l’evidenziare più che cosa si deve fare, che cosa si deve NON fare. È questo la posizione di La felicità è possibile, in cui, partendo da come vivono quelli che felici non sono, si evidenziano tutti i loro errori.

Se avete compreso bene la legge sopraenunciata, sarà facile capire che:

  • attualmente non esiste una cura certa contro il cancro;
  • attualmente non esiste una cura certa contro la depressione;
  • attualmente non esistono sostanze non nocive che possano far dimagrire senza fare una dieta;
  • attualmente non esistono sostanze che migliorino significativamente le prestazioni sportive al di fuori del doping;
  • attualmente non esistono farmaci che possono arrestare significativamente l’invecchiamento.

Quando qualcuno (persona o mezzo di informazione) vi vuol far credere il contrario (pensiamo a certi titoli del tipo Cura la depressione con l’iperico…), ci si trova di fronte a una totale mancanza di serietà.

 

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