I grani di miglio (o punti bianchi) sono cisti superficiali di dimensioni ridottissime, di forma rotondeggiante, piene di cheratina e dalla consistenza semisolida.
Il termine popolare grani di miglio è una denominazione sicuramente azzeccata dal momento che queste formazioni sono davvero molto simili ai semi della nota graminacea.
Va precisato, a scanso di equivoci, che l’espressione punti bianchi può fare riferimento a due manifestazioni diverse, vale a dire i comedoni chiusi (diversi dai comedoni aperti che vengono detti anche punti neri) e, appunto, i grandi di miglio; le due manifestazioni sono apparentemente molto simili, ma le cause scatenanti, e conseguentemente le modalità di trattamento, sono diverse.
I grani di miglio possono fare la loro comparsa in modo improvviso; non sono mai molto grandi (difficilmente oltrepassano i 2 mm di diametro); tendono a comparire a gruppi; molto raramente si osservano isolati e il loro numero può essere considerevole (alcune decine).
Come detto, sono formazioni ripiene di cheratina che si manifestano soprattutto nei soggetti di sesso femminile, ma i maschi non ne sono immuni; possono comparire a diverse età, sia in quella infantile, che in quelle adolescenziale o adulta.
I punti bianchi sono un inestetismo visto con un certo fastidio, anche perché hanno la tendenza a formarsi su punti ben visibili, vale a dire mento, guance, contorno occhi, contorno labbra e naso.
Cause
Sulle cause dei grani di miglio vi sono diverse teorie. Secondo molti autori, la formazione dei i grani di miglio è dovuta essenzialmente a un’inadeguata pulizia del viso oppure all’applicazione continuata di prodotti cosmetici eccessivamente aggressivi o che comunque occludono i pori della pelle.
Anche una pulizia del viso particolarmente aggressiva (detergenti sgrassanti o irritanti) potrebbe favorire la crescita dei punti bianchi a causa dell’impoverimento del film idrolipidico che protegge l’epidermide.
Altra ipotesi in gioco è quella che vede alla base della formazione dei grani di miglio una continua esposizione ai raggi solari (o alle lampade abbronzanti).
Lo sviluppo di questi inestetici punti bianchi potrebbe anche essere dovuto al fatto che le ghiandole sebacee non si siano perfettamente sviluppate.
Nei soggetti adulti, i grani di miglio potrebbero essere legati a patologie dermatologiche di vario tipo (lichen ruber planus, epidermolisi bollosa ecc.).

Per combattere in modo preventivo la comparsa di grani di miglio sul viso, è importante un’accurata esfoliazione della pelle
In altri casi, la loro formazione rappresenta uno degli effetti collaterali di una terapia a base di creme steroidee (alla base vi sarebbe l’atrofia cutanea causata dagli steroidi) oppure della radioterapia (a causa dei danni che il trattamento provoca a pelle e annessi cutanei).
Nei neonati la formazione dei punti bianchi, condizione del tutto reversibile, è invece probabilmente legata a una temporanea cheratinizzazione dovuta a stimoli ormonali sui quali non si è ancora del tutto fatta chiarezza.
Grani di miglio – Come toglierli
Nel caso di soggetti in età neonatale, non devono essere intrapresi provvedimenti in quanto la condizione ha carattere transitorio.
Negli adolescenti e negli adulti invece il disturbo non regredisce in modo spontaneo ed è quindi necessario mettere in atto alcune contromisure.
Si può intervenire efficacemente tramite rimozione chirurgica con il laser oppure incidendo le formazioni con il bisturi o con un ago sterile; è superfluo specificare che queste operazioni devono essere effettuate da personale qualificato.
Il trattamento chirurgico potrà poi essere supportato dall’applicazione di creme ad azione cheratolitica (creme a base di acido glicolico e acido salicilico).
Per quanto riguarda gli aspetti preventivi; alcuni consigliano esfoliazioni regolari (1-2 volte alla settimana) della pelle del viso.
È inoltre opportuno non esagerare con il trucco e comunque utilizzare prodotti per il make-up di buona qualità (né troppo aggressivi e nemmeno troppo occlusivi).
Da usare con parsimonia anche i saponi eccessivamente aggressivi o troppo sgrassanti.