La cabina a raggi infrarossi (nota anche come sauna a infrarossi) è un’alternativa alla tradizionale sauna finlandese o al bagno turco. Di fatto si tratta di una sorta di bagno di calore secco che fornisce una piacevole sensazione di benessere immediato.
Fra quelli che scelgono la sauna a infrarossi ci sono coloro che poco tollerano il forte calore e la notevole umidità che caratterizzano la sauna, senza contare che molti non amano particolarmente il rito della doccia fredda che li aspetta dopo l’uscita dalla cabina.
La principale differenza tra la cabina a raggi infrarossi e la tradizionale sauna è che la prima riscalda il corpo, ma non riscalda troppo l’aria e non genera un’umidità eccessiva.
Chi privilegia la cabina a raggi infrarossi ritiene che il corpo assorba maggiormente il calore generato dai raggi infrarossi rispetto a quanto non fa con il calore generato dalla sauna. La cabina a raggi infrarossi può quindi essere utilizzata con gli stessi benefici, ma impostando la cabina su una temperatura di circa 60 °C, temperatura decisamente inferiore a quella che generalmente caratterizza la sauna tradizionale (80-90 °C, con un tasso di umidità che oscilla dal 10 al 25%).
La cabina a raggi infrarossi, sempre secondo i suoi sostenitori, permetterebbe anche un maggiore relax perché, vista la temperatura decisamente inferiore, non ci sarebbe la necessità di uscire ogni 10-15 minuti per fare la doccia fredda e si potrebbe rimanere tranquillamente anche una mezz’ora di fila.
Le strutture che propongono la sauna a infrarossi consigliano sedute di 10-20 minuti per un tempo massimo di 45 minuti al giorno. Sono generalmente consigliate 3 sedute settimanali da ripetere con regolarità.
All’interno della cabina non si devono indossare monili di qualsiasi genere, occhiali, orologi, gioielli ecc. Non vanno introdotti nemmeno telefoni cellulari, computer portatili o altri dispositivi elettronici. Non si devono nemmeno utilizzare alcol, disinfettanti o altri prodotti chimici.
Di norma si inizia a sudare dopo una decina di minuti di permanenza; il consiglio è quello di asciugarsi continuamente per non ostacolare la sudorazione stessa.
Dopo la sauna a infrarossi non è consigliato fare una doccia troppo fredda né è opportuna farla troppo calda. È invece suggerito il massaggio, mentre sono sconsigliate eventuali sedute di allenamento sportivo.
Non si deve ricorrere alla cabina a raggi infrarossi se si è febbricitanti o se la pelle presenta scottature, ferite o processi infettivi.
La sauna a infrarossi andrebbe evitata sia durante i giorni del flusso mestruale sia se si è convalescenti oppure in stato interessante,
Nell’evenienza che, durante la permanenza in cabina, si avvertano nausea, brividi, crampi o vertigini o comunque una qualsiasi sensazione di malessere è consigliabile uscire immediatamente e sdraiarsi fino a che non ci si sente meglio.
Le sedute di sauna a infrarossi sono controindicate a coloro che assumono insulina. In linea generale, coloro che assumono continuativamente farmaci (per esempio, antistaminici. beta-bloccanti, diuretici) dovrebbe consultare il proprio medico curante prima di effettuare sedute di sauna a infrarossi o, comunque, trattamenti simili.

Le strutture che propongono la sauna a infrarossi consigliano sedute di 10-20 minuti per un tempo massimo di 45 minuti al giorno. Sono generalmente consigliate 3 sedute settimanali da ripetere con regolarità.
Sauna a infrarossi e benefici salutistici
I produttori di cabine a raggi infrarossi parlano di numerosi effetti benefici, intendendo non solo gli effetti rilassanti, ma anche di veri e propri effetti terapeutici. Sono citati studi che mostrerebbero benefici, più o meno importanti della sauna a infrarossi, per coloro che soffrono di ipertensione arteriosa (pressione alta), asma, bronchite cronica, psoriasi, raffreddore, reumatismi, stanchezza cronica, disturbi del sonno ecc. È anche ricordato che la sauna in genere avrebbe efficacia nell’aumentare la produzione di latte nelle donne che stanno allattando.
Basta scorrere l’elenco delle patologie citate per notare come certe promesse pecchino di eccessivo ottimismo; a tutt’oggi, tanto per fare un esempio, non esiste una cura definitiva per la psoriasi e non ci sono evidenze scientifiche che mostrino che la sauna a infrarossi sia in grado di guarire tale patologia. Lo stesso si può dire per l’asma o per altre condizioni.
Alcuni fonti citano studi che dimostrerebbero che durante una seduta di sauna a infrarossi il corpo reagirebbe come se il soggetto stesse eseguendo un’attività aerobica di moderata intensità (una sorta di walking); alcuni si spingono persino a dire che 30 minuti di cabina a raggi infrarossi permetterebbero di bruciare 600 kcal in 30 minuti; cioè si avrebbe lo stesso dispendio calorico che ha un soggetto di 60 kg quando corre per 10 km! È sufficiente un minimo di spirito critico per rendersi conto che siamo di fronte alle solite esagerazioni che caratterizzano molte risorse di quello che nel nostro sito definiamo salutismo soft.
Sauna a infrarossi: un giudizio
La cabina a raggi infrarossi è, come accennato poco sopra, una delle tantissime trovate del salutismo soft. In generale, il salutismo soft propone strategie o dispositivi che danno un benessere immediato facendo credere che ne daranno uno a lungo termine. Il caso classico è la beauty farm dove il cliente è coccolato con bagni, massaggi, terapie rilassanti ecc. per fornirgli un repentino innalzamento della sensazione di benessere.
Di salutismo soft sono piene soprattutto le riviste femminili perché è tipico di coloro i quali cercano benessere con poca fatica e le donne sono mediamente più svogliate degli uomini (che per contro sono più violenti); molte terapie alternative (aromaterapia, floriterapia ecc.) appartengono al salutismo soft.
Il salutismo soft è applicato da tutti: una bella doccia dopo una corsa, una passeggiata rilassante in mezzo al verde, una vacanza per staccare dalla solita routine ecc. In sé non è negativo, ma lo diventa allorquando ci aspettiamo (cioè ci illudiamo di ottenere) benefici a lungo termine. Che senso ha sognare una vacanza per fuggire dalla vita di tutti i giorni quando poi si deve tornare? Non ha più senso darsi da fare per rendere meno “dura” la realtà di ogni giorno? Che senso ha pensare che una passeggiata ci abbia ritemprato se, giorno dopo giorno, il nostro peso aumenta, diventiamo più lenti e invecchiamo in modo normale? Eppure sul salutismo soft si costruisce un business enorme e la cabina a raggi infrarossi è un esempio illuminante. Sul fatto che produca un benessere immediato non c’è niente da eccepire, ma è veramente illusorio che possa apportare benefici in determinate patologie o ridurre il peso corporeo.
Non illudiamoci, l’efficacia delle cabine a infrarossi è probabilmente inferiore a quella di una passeggiata al sole di una bella giornata di maggio in mezzo al verde di un posto che si ama.
Quanto costa una cabina a raggi infrarossi?
Le offerte in commercio sono veramente molte; si va infatti da piccole cabine in legno facilmente trasportabili a strumenti molto più sofisticati da installare in bagno o in una stanza apposita; si intuisce facilmente quindi che la variabilità di prezzo è notevolissima; si parte da modelli che costano 400-500 euro e si arriva a cabine a raggi infrarossi che sfiorano i 5.000 euro…