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Tappo di cerume

Il tappo di cerume è uno dei motivi che più spesso conducono le persone davanti a un otorinolaringoiatra. Il cerume è una sostanza di colore giallo-bruno (nei popoli caucasici) o grigiastra (nei popoli asiatici) che viene secreta dalle ghiandole ceruminose*.

A cosa serve il cerume

Il cerume è una secrezione fisiologica untuosa dal pH leggermente acido (6,1) che oltre a mantenere umida e morbida la superficie del condotto uditivo esterno, svolge azioni antibatterica e antifungina e infine, grazie al suo elevato contenuto lipidico, previene la macerazione della cute dovuta all’umidità; quest’ultima funzione del cerume viene spesso sottovalutata, ma si deve tenere conto che, a motivo della sua conformazione, il condotto uditivo è scarsamente areato e il compito svolto dal cerume è di fondamentale importanza.

È però vero che in alcune occasioni il cerume può essere causa di problemi; talvolta infatti vi è un eccessivo accumulo di sostanza nel condotto uditivo che dà luogo a quello che viene comunemente definito come tappo di cerume. Di fatto, l’orecchio si trova a essere ostruito a causa dell’accumularsi delle secrezioni ceruminose nel canale uditivo esterno.

Cause del tappo di cerume

I motivi per cui si forma un tappo di cerume non sono stati ancora del tutto chiariti. Esistono alcuni fattori sicuramente predisponenti come, per esempio, la tipologia di cerume (quello secco provoca più facilmente il tappo rispetto a quello umido), l’ipersecrezione ghiandolare (una produzione eccessiva), l’eccessiva detersione meccanica (per esempio quella che viene fatta con i bastoncini di cotone) che ottiene spesso l’effetto opposto accumulando cerume internamente al condotto, l’introduzione di acqua che rigonfia in modo eccessivo il cerume (sostanza notevolmente igroscopica), riduzioni del calibro del condotto uditivo (a causa di varie problematiche più o meno frequenti: esostosi, osteoma, malformazioni o altre patologie) che provocano un arresto del fisiologico movimento del cerume dall’interno verso l’esterno.

Anche l’età ha il suo peso; nei bambini e negli anziani, infatti, il tappo si manifesta più frequentemente.

I bambini, per esempio, hanno ghiandole ceruminose iperattive e, conseguentemente, il tappo di cerume si forma con maggiore facilità.

Nelle persone anziane, viceversa, le ghiandole ceruminose sono ipotrofiche; tendono pertanto a produrre cerume secco che ha la tendenza a scivolare con maggiore difficoltà verso l’esterno, favorendo in tal modo la formazione del tappo.

Va infine ricordato che sia un’igiene insufficiente, sia un’igiene scorretta possono favorire l’accumulo di cerume. Consigliamo quindi un’attenta lettura dell’articolo Pulizia delle orecchie.

Tappo di cerume: sintomi

Clinicamente il tappo di cerume può manifestarsi con riduzione della capacità uditiva (ipoacusia); in alcuni casi questo processo è graduale, mentre in altre occasioni l’abbassamento dell’udito può manifestarsi in modo improvviso, senso di pienezza o di occlusione auricolare, rumori di vario tipo (fischi, ronzii, crepiti, pulsazioni o fruscii, o più tecnicamente, acufeni), dolore all’orecchio (otalgia), prurito all’interno dell’orecchio e rimbombo della propria voce (fenomeno noto come autofonia)

Alcuni sintomi hanno la tendenza a peggiorare quando si verifica una penetrazione di acqua nell’orecchio (durante una doccia o dopo un bagno in mare o in piscina); in quest’ultimo caso sono anche possibili momentanee alterazioni dell’equilibrio simili a vertigini.

Diagnosi

La diagnosi è alquanto agevole e viene effettuata mediante l’otoscopia, un esame che consente la visualizzazione del condotto uditivo esterno e della membrana timpanica. Lo strumento con il quale si effettua l’otoscopia viene detto otoscopio.

Come togliere il tappo di cerume

Il trattamento consiste ovviamente nell’asportazione del tappo, operazione che può essere effettuata anche da un medico generico, ma nel caso si sospetti l’associazione di un processo infiammatorio, l’operazione dovrebbe essere eseguita da uno specialista.

tappo di cerume

Una cosa assolutamente da non fare nel caso di un tappo di cerume nelle orecchie è l’utilizzo dei bastoncini

L’estrazione può essere eseguita tramite delicate irrigazioni con acqua tiepida oppure ricorrendo ad apposita strumentazione. Spesso, prima di procedere, si effettuano instillazioni di glicerina o di altre sostanze deputate all’ammorbidimento del cerume.

Le irrigazioni non sono sempre consigliabili; in alcuni casi infatti (presenza di otite acuta o cronica) esse possono causare forti dolori. L’introduzione di acqua nell’orecchio viene altresì evitata quando siamo in presenza di timpano perforato.

Se le irrigazioni non sono possibili, l’estrazione può essere fatta manualmente grazie e un particolare strumento che ha la forma di uncino; tale strumento viene introdotto nell’orecchio, si afferra il tappo e lo si estrae facendo notevole attenzione a non provocare lesioni al condotto uditivo.

Il tappo di cerume può anche essere rimosso tramite aspirazione; in questo caso il cerume viene aspirato grazie a un’apposita cannula collegata a una macchina aspiratrice; si fa solitamente ricorso all’aspirazione quando siamo in presenza di cerume molle e vi sono controindicazioni a utilizzare la metodica delle irrigazioni.

Dopo l’estrazione non è generalmente necessario ricorrere a ulteriori trattamenti salvo diversa indicazione medica.

In alcuni casi, dopo l’estrazione del tappo di cerume, si verifica la comparsa di vertigine; tale sintomo può verificarsi violentemente e provocare un certo disagio nel soggetto; tuttavia la durata di tale manifestazione è sempre di breve durata e il fastidio può essere ridotto fissando costantemente un oggetto davanti a noi.

Coni di cera – In alcune farmacie sono disponibili dei piccoli coni di cera che vengono posti sull’orecchio e poi accesi a mo’ di candela; il metodo funziona sfruttando il cosiddetto effetto camino: la depressione creata dal cono in tessuto e dalla cera d’api che brucia esternamente risucchia il cerume depositato all’interno del condotto.

L’utilizzo di tali coni per la rimozione del cerume non è esente da complicazioni e ci sentiamo pertanto di sconsigliarlo raccomandando di ricorrere a uno specialista.

Gocce di glicerina – Chi non ha intenzione di consultare un medico generico o uno specialista può ricorrere ad apposite gocce formulate con glicerina od olio minerale (sono reperibili in farmacia); si tratta di gocce da instillare direttamente nell’orecchio, due volte al giorno; il periodo di trattamento va dai 3 ai 6 giorni. I soggetti predisposti all’accumulo di cerume possono utilizzare queste gocce a scopo preventivo. Di seguito le modalità di utilizzo:

  • inclinare la testa di lato, con l’orecchio rivolto verso l’alto;
  • instillare le gocce nell’orecchio;
  • restare nella medesima posizione per un paio di minuti circa;
  • rimuovere delicatamente il cerume sciolto dal condotto auricolare;
  • risciacquare delicatamente con acqua tiepida per rimuovere i residui; fare attenzione a NON indirizzare getti d’acqua direttamente nel condotto uditivo.

Alcuni consigli

Coloro che, per questioni lavorative, indossano tappi protettivi per il rumore devono porre attenzione a non spingerli troppo in profondità perché potrebbero essere causa sia di una difficoltosa fuoriuscita del fisiologico cerume sia di una sua maggiore compattezza.

L’utilizzo dei bastoncini di cotone deve essere limitato alla pulizia della parte più esterna dell’orecchio perché un tentativo di pulizia all’interno del condotto uditivo può essere controproducente; si rischia infatti di spingere il cerume presente ancora più internamente.

La rimozione del tappo di cerume deve essere effettuata da un medico; i tentativi fai-da-te sono decisamente sconsigliati perché potrebbero essere causa di lesioni al condotto uditivo.

* Ghiandole che si trovano nel condotto uditivo esterno; il cerume è costituito da cheratina, acidi grassi, alcoli, lisozima, squalene (uno dei più importanti costituenti del sebo) e colesterolo.

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