Il vaccino esavalente è una somministrazione vaccinale che conferisce l’immunità nei confronti di 6 patologie infettive:
- poliomielite
- difterite
- tetano
- epatite B
- pertosse
- Haemophilus influenzae di tipo B.
La somministrazione del vaccino esavalente viene effettuata a partire dal 60esimo giorno di vita in tre dosi: 3, 5, e 11-12 mesi di vita.
Nel nostro Paese il vaccino esavalente normalmente somministrato è noto Infanrix hexa.
La vaccinazione esavalente è una pratica che ha dimostrato efficacia ed è ben tollerata dai piccoli pazienti; sono da considerarsi evenienze molto rare il fallimento della vaccinazione e l’insorgenza di gravi effetti collaterali.
Vaccino esavalente: cosa contiene
Di seguito una breve descrizione delle 6 malattie infettive coperte dalla vaccinazione esavalente; per approfondimenti si vedano i link corrispondenti.
Poliomielite – Nota anche come polio o paralisi infantile, è una patologia infettiva a carattere acuto che colpisce il sistema nervoso centrale. È causata da un’infezione dovuta a tre ceppi virali appartenenti al gruppo dei Poliovirus hominis. I virus poliomielitici, che colpiscono soltanto il genere umano, si moltiplicano nell’intestino, nei tessuti linfatici sottostanti e nella mucosa orofaringea. Il contagio avviene per via oro-fecale attraverso l’ingestione di bevande o alimenti contaminati oppure attraverso la saliva o le goccioline emesse da un soggetto malato (o da un portatore sano) con gli starnuti o con i colpi di tosse. Il periodo di incubazione del virus varia da una alle tre settimane circa.
Difterite – La difterite è una patologia infettiva acuta causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Una volta entrato nel nostro organismo, il batterio rilascia una tossina che può danneggiare, se non addirittura distruggere, organi e tessuti. Gli organi coinvolti variano in base al tipo di batterio: quello maggiormente diffuso interessa la gola, il naso e alcune volte le tonsille, mentre un altro tipo, che si riscontra soprattutto nelle zone tropicali, causa ulcere cutanee. Meno comunemente, l’infezione coinvolge la vagina o la congiuntiva. Per quanto possa interessare soggetti di qualsiasi età, la difterite riguarda essenzialmente i bambini non vaccinati. Nei Paesi con clima temperato, si diffonde nel corso dei mesi invernali. La patologia si trasmette attraverso il contatto diretto con un soggetto affetto o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un malato. Il periodo di incubazione dura da due a cinque giorni.
Tetano – Grave patologia infettiva provocata da un microrganismo anaerobio, il Clostridium tetani (clostridio del tetano), attraverso la liberazione di una tossina che agisce a livello del sistema nervoso centrale, la tetanospasmina. Il periodo di incubazione della patologia varia da tre giorni a tre settimane, mediamente oscilla fra i cinque e i dieci giorni; più il periodo di incubazione è breve, tanto minori sono le possibilità di guarire. La vaccinazione garantisce una protezione pressoché totale e la sua durata nel tempo è molto lunga; per mantenerne l’efficacia va comunque ripetuta ogni dieci anni. Per approfondire quest’ultimo punto si rimanda comunque all’articolo specifico che tratta l’argomento in modo dettagliato: Antitetanica.
Epatite B – Patologia infettiva a carico del fegato causata da un virus appartenente alla famiglia Hepadnaviridae, l’HBV (Hepatitis B Virus, virus dell’epatite B); ne esistono diversi sierotipi e genotipi. Sono sufficienti piccolissime quantità di liquido biologico per trasmettere il virus dell’epatite B; le cose poi sono complicate dal fatto che l’HBV è un virus molto resistente anche negli ambienti esterni; anche se fuori dal corpo, infatti, può mantenere la sua infettività per circa un mese. La legge 165/91 rese obbligatoria la vaccinazione contro l’epatite B per tutti i nuovi nati nel primo anno di vita e, per i 12 anni successivi all’entrata in vigore di tale legge, per tutti i bambini di età fino ai 12 anni. Adesso viene somministrata solitamente nei nuovi nati con la vaccinazione esavalente.
Pertosse (tosse cattiva) – La pertosse è una patologia infettiva di origine batterica causata prevalentemente da Bordetella pertussis (batterio isolato nel 1906 da Jules Bordet e Octave Gengou e noto per questo anche come bacillo di Bordet-Gengou), ma anche da Haemophilus parapertussis e Bordetella bronchiseptica (è per questo motivo che ci si può anche ammalare più di una volta). I segni e i sintomi della pertosse nello stadio catarrale fanno la loro comparsa tra i sei e i venti giorni dal momento in cui si è contratta l’infezione; si ha una fase catarrale che interessa le alte vie respiratorie. La febbre è assente; la tosse è lieve e secca e fa generalmente la sua comparsa durante le ore notturne; si assisterà poi a un aumento di intensità e frequenza.
Haemophilus influenzae di tipo B – L’Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) è un batterio che provoca infezioni generalmente severe, soprattutto tra i bambini di età inferiore ai 5 anni. Di solito, l’Hib dà una malattia simil-influenzale, che tende a risolversi nell’arco di alcuni giorni. In alcuni casi, però, l’infezione può evolvere in forme gravi note come forme invasive (le più comuni sono la meningite, l’epiglottite, la polmonite, l’artrite, e la cellulite).

La pertosse è una delle patologie coperte dal vaccino esavalente
I richiami
Il ricorso al vaccino esavalente nei soggetti di età inferiore ai dodici mesi, comporta la ripetizione (il cosiddetto richiamo vaccinale) a distanza di alcuni anni della vaccinazione per una data patologia o una serie di malattie, a causa di una perdita dell’immunità.
I richiami previsti sono i seguenti:
- all’età di 6 anni, per difterite, tetano, pertosse e poliomielite;
- all’età di 14 anni, per difterite, tetano e pertosse;
- richiamo decennale (dopo il richiamo precedente), per difterite, tetano e pertosse.
Il richiamo per l’epatite B e quello per l’Haemophilus influenzae di tipo B non sono necessari.
Effetti collaterali
Si tratta di un vaccino ben tollerato che può dare (5% dei casi) nei primi due giorni febbre, rossore, gonfiore, tumefazione nella sede di iniezione. Raramente si possono verificare reazioni allergiche di una certa gravità. Da ricordare come decine di studi in tutto il mondo ha confermatonno che confermato che non c’è nessuna relazione fra vaccino e autismo.
Vaccino esavalente: le disposizioni di legge
Nel nostro Paese il vaccino esavalente è diventato obbligatorio a tutti gli effetti il 28 luglio 2017 allorquando si è esteso l’obbligo alla vaccinazione anche nei confronti di pertosse e Haemophilus influenzae di tipo B, le quali, fino al giorno precedente, erano le uniche infezioni (delle 6 in questione) non soggette al suddetto obbligo.