I vari vaccini contro le diverse forme di meningite batterica sono disponibili da tempo nel nostro Paese. Ricordiamo che la meningite è una seria patologia provocata da un processo infiammatorio a carico delle meningi e del liquor cerebrospinale; le meningi sono le tre membrane che rivestono il sistema nervoso centrale: la dura madre (anche dura meninge), l’aracnoide e la pia madre (anche pia meninge). La meningite può essere batterica (la forma più grave) oppure virale, micotica, neoplastica o chimica.
Per quanto riguarda la forma batterica, i microrganismi più comunemente coinvolti nell’insorgenza della malattia sono lo Streptococco di gruppo B, l’Escherichia coli e il Listeria monocytogenes; il Neisseria meningitidis (anche meningococco), lo Streptococcus pneumoniae (anche pneumococco) e l’Haemophilus influenzae tipo b (anche emofilo o Hib). Gli ultimi tre batteri citati sono quelli che, in generale, causano il numero maggiore di meningiti batteriche.
Vale la pena ricordare che, come nel caso di ogni altro tipo di vaccinazione, anche quella contro la meningite non garantisce una protezione assoluta, ma è assodato che si tratta di una forma di prevenzione che può attenuare in modo sensibile gli effetti dell’infezione riducendone la pericolosità. La protezione offerta dal vaccino può ridursi con il passare del tempo e quindi, nei soggetti più a rischio, è opportuno ricorrere ai richiami (indicativamente ogni 10 anni).
Vaccini contro la meningite: le varie tipologie
Contro la meningite si hanno attualmente a disposizione vaccini efficaci fin dal primo anno di vita; quelli anti-meningococcici sono vaccini inattivati (ovvero ottenuti con frammenti di batterio) e coniugati (ovvero legati a una proteina allo scopo di aumentarne l’efficacia) e si somministrano per via intramuscolare. Di seguito una breve panoramica dei vaccini contro la meningite disponibili nel nostro Paese.
Vaccino anti-meningococcico coniugato A-C-Y-W135 – È un vaccino tetravalente (MCV4) disponibile da poco tempo; si può somministrare dai 12 mesi di vita (Nimenrix®) oppure dai due anni (Menveo®), quest’ultimo è indicato sia per l’immunizzazione di bambini di età pari o superiore ai due anni sia per gli adolescenti e gli adulti a rischio di esposizione dei quattro sierotipi allo scopo di prevenire l’insorgenza di patologie invasive.
Vaccino anti-meningococcico coniugato contro il sierotipo C (MenC) – Si tratta di un vaccino somministrabile a partire dal terzo mese di vita e protegge soltanto dal sierotipo C.
Vaccino anti-meningococcico contro il sierotipo B (MenB) – Questo vaccino è di recente introduzione; l’Agenzia Europea per i Medicinali, infatti, ne ha autorizzato l’immissione in commercio soltanto nel 2013 e, di fatto, è divenuto disponibile nel nostro Paese a partire dai primi mesi del 2014. Protegge contro quasi il 90% dei ceppi di meningococco B e può essere somministrato a partire dai due mesi di età. Attualmente non si hanno dati certi sulla durata della protezione e, di conseguenza, potrebbe essere necessario, in futuro, introdurre la somministrazione di un’ulteriore dose in età prescolare.
Vaccino anti-Hib (Haemophilus influenzae di tipo b) – La meningite è una delle varie malattie che possono essere causate dal batterio Hib; di norma, l’emofilo B è causa di una patologia simil-influenzale, ma, in alcuni casi, l’infezione può evolvere in forme invasive che possono essere piuttosto gravi. Il vaccino è compreso nel vaccino esavalente che protegge anche da difterite, pertosse, tetano, epatite B e poliomielite.
Vaccino anti-pneumococcico – La meningite pneumococcica è una severa forma di meningite provocata da un batterio Gram+, lo Streptococcus pneumoniae. Attualmente è disponibile un vaccino anti-pneumococcico in grado di offrire protezione da 13 diversi ceppi del batterio. Tale vaccinazione può essere praticata fin dai primi mesi di vita.
La maggior parte delle vaccinazioni anti-meningococciche vengono somministrate gratuitamente. Alcuni tipi di vaccino sono gratuiti in alcune Regioni e a pagamento in altre.
Ovviamente, oltre alla vaccinazione si possono mettere in atto alcune misure di tipo ambientale e comportamentale (lavaggio delle mani, areazione degli ambienti, pulizia e sanificazione dei servizi igienici ecc.).
Chi dovrebbe vaccinarsi contro la meningite?
È importante che siano sottoposti al vaccino contro la meningite soprattutto i bambini (per esempio, quelli che frequentano gli asili nido, le scuole materne ecc.), i pazienti con deficit immunitari (quello che molti non sanno è che il Neisseria meningitidis è un batterio presente normalmente nel naso e nella gola di circa l’1-2% della popolazione sana!) e coloro che sono affetti da alcune particolari malattie o condizioni (anemia mediterranea, drepanocitosi, malattie croniche del fegato, insufficienza renale, diabete mellito, assenza della milza) poiché queste sono le categorie di persone fra le quali si verifica il maggior numero di casi di meningite.

Contro la meningite si hanno attualmente a disposizione vaccini efficaci fin dal primo anno di vita; quelli anti-meningococcici sono vaccini inattivati (ovvero ottenuti con frammenti di batterio) e coniugati (ovvero legati a una proteina allo scopo di aumentarne l’efficacia) e si somministrano per via intramuscolare.
Vaccini contro la meningite: effetti collaterali
In linea generale, i vaccini contro la meningite sono ben tollerati, ma, in alcuni casi, è possibile l’insorgenza di reazioni indesiderate più o meno importanti.
Gli effetti collaterali che si registrano più comunemente in seguito alla somministrazione di un vaccino contro la meningite sono l’eritema, il dolore e il gonfiore nella sede di inoculazione (che di solito è effettuata nel muscolo deltoide); più rare sono, invece, le manifestazioni sistemiche come febbre, sonnolenza, mal di testa, nausea e sensazione di malessere generale che comunque tendono a risolversi nel giro di pochi giorni. Più comune (70-80% dei casi circa) il riscontro di febbre nel caso di vaccinazione contro il meningococco B.
Manifestazioni di una certa importanza come convulsioni e reazioni allergiche sono possibili, ma molto rare.
Controindicazioni alla vaccinazione
Il vaccino contro la meningite è controindicato nel caso nel soggetto sia febbricitante.
La vaccinazione non deve essere effettuata nel caso di ipersensibilità grave ai principi attivi del vaccino o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella preparazione.