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Capogiro

Il capogiro, spesso definito come giramento di testa e talvolta confuso con la vertigine, è una sensazione molto particolare instabilità, squilibrio, stordimento; spesso la persona descrive la sua condizione dicendo che si sente “sbandare”. Si tratta di uno dei sintomi che più spesso preoccupano e spingono le persone a un consulto medico. Non esistono dati precisi sulla frequenza di questo disturbo, ma molti studi effettuati riportano percentuali sicuramente non minimali. Uno studio svedese relativamente recente riportava che circa una persona su cinque di età inferiore agli 80 anni lamenta capogiri. Per lo più si tratta di episodi sporadici; nel caso siano ricorrenti è bene indagare a fondo sulle possibili cause.

Per quanto i capogiri abbiano alcune similitudini con le vertigini (che forse potremmo considerare una tipologia particolare di capogiro) è scorretto utilizzare i due termini come sinonimi, anche se fra le cose che spesso le accomunano vi sono le conseguenze, ovvero rovinose cadute e talvolta fratture, in particolar modo nel caso di persone anziane. La cosa che differenzia i capogiri dalle vertigine è la sede di origine del problema; mentre i primi sono una manifestazione che caratterizza molti disturbi esterni al sistema nervoso centrale, le vertigini hanno la loro origine nell’apparato vestibolare ovvero l’organo dell’equilibrio composto da tre canali semicircolari e dal vestibolo.

Il capogiro può essere improvviso o ripetersi con una certa frequenza; inoltre può essere associato a nausea o addirittura a vomito. Queste caratteristiche sono molto utili nel comprendere la causa. Le cause di un capogiro possono essere veramente molte; per quanto la sensazione sia molto fastidiosa, il più delle volte il problema che ne sta alla base è banale o comunque non particolarmente preoccupante, anche se non mancano patologie di una certa gravità che annoverano i giramenti di testa nella loro sintomatologia. Di seguito un elenco delle condizioni patologiche e non che possono dar luogo a giramenti di testa.

Capogiro da cervicale

Il capogiro è uno dei sintomi caratteristici dell’artrosi cervicale, una degenerazione patologica che colpisce le vertebre del collo e rappresenta una delle forme più comuni di spondiloartrosi. Il soggetto può sentirsi poco lucido, instabile (effetto “barca”), come se fosse leggermente ubriaco, nei casi più gravi con una sensazione di svenimento imminente (che raramente comunque si verifica). A volte il capogiro da cervicale è associato a disturbi nella visione.

Capogiro da pressione bassa

Molto comune, si manifesta quando il soggetto da poszione sdraiata si alza più o meno velocemente. La pressione bassa (ipotensione) è spesso associata a capogiri; ne esistono varie tipologie e sia l’ipotensione ortostatica (quella che si verifica nel momento in cui ci si sposta, alzandosi, dalla posizione seduta o da quella sdraiata) sia l’ipotensione neuronale mediata hanno il capogiro fra i vari sintomi che le caratterizzano.

capogiro

Una pressione sanguigna troppo bassa può essere la causa dei capogiri.

Capogiro: altre cause

Ipoglicemia (glicemia bassa) – La glicemia è regolata da un complesso di meccanismi neurormonali e metabolici che ne impediscono forti oscillazioni in difetto o in eccesso. Aumenta nei soggetti diabetici e si abbassa nel digiuno prolungato. Se l’apporto di glucosio con le scorte è insufficiente, la glicemia si abbassa (ipoglicemia) e inizia a manifestarsi la sofferenza cerebrale con capogiri e senso di spossatezza.

Scompenso cardiaco – Numerosi sono i segni e sintomi che caratterizzano lo scompenso cardiaco e i capogiri sono quasi sempre presenti in chi soffre di questo disturbo.

Aterosclerosi, ipertensione arteriosa e insufficienza vertebro-basilare – I capogiri rappresentano uno dei sintomi chiave di gravi condizioni patologiche come l’aterosclerosi, la pressione alta e l’insufficienza vertebro-basilare,

Anemia – Raramente un soggetto anemico non accusa giramenti di testa.

Assunzione di farmaci – Sono molti i farmaci che possono causare capogiro; è sempre opportuno consultare il foglietto informativo dei medicinali che si stanno assumendo perché forti capogiri sono una controindicazione all’utilizzo di determinati macchinari o alla guida di autoveicoli.

Abuso di alcol e sostanze stupefacenti – A prescindere da altre considerazioni sulla pericolosità dell’abuso di alcol e sull’assunzione di sostanze stupefacenti, si ricorda che i capogiri possono esserne una conseguenza, anche se non la più grave.

Attacchi di panico – Molti attacchi di panico si caratterizzano per la sensazione di angoscia, la fame d’aria, sensazione di nodo alla gola e forti capogiri.

Cefalea – Molte forme di cefalea sono associate a capogiro.

Disturbi cardiaci – Sono molte le condizioni patologiche che riguardano il cuore che possono causare la sensazione di capogiro; per esempio varie forme di aritmia come la bradicardia patologica o la fibrillazione atriale.

Gravi disturbi respiratori – Molte persone che soffrono di gravi disturbi respiratori, specialmente se anziane, accusano spesso giramento di testa.

Ipermenorrea – Fra le varie problematiche legate a un flusso mestruale particolarmente abbondante rientrano anche i capogiri.

Ictus cerebrale, aneurisma cerebrale e aneurisma aortico – Il capogiro è quasi sempre presente in caso di ictus (talvolta ne rappresenta proprio la prima manifestazione) o di aneurisma.

Sindrome di Ménière – Vertigini e capogiro sono fra i sintomi più ricorrenti di questa patologia piuttosto frequente che interessa l’orecchio interno.

Capogiro: cosa fare?

Ovviamente la risposta è: “dipende dalla causa scatenante”; il problema può essere individuarla visto che sono veramente tante le problematiche che possono dare origine a capogiro; in alcuni casi è facile rendersi conto del fattore scatenante, come nel caso dell’ipotensione ortostatica, e l’unica cosa da fare è aspettare che il disturbo rientri, cosa che solitamente richiede pochissimo tempo; altre volte la causa sottostante è sconosciuta e, se i capogiri sono ricorrenti e inspiegabili e magari associati ad altri sintomi e segni è necessario recarsi dal proprio medico curante per accertarne i motivi.

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