I crampi notturni sono un problema comune a molte persone; vengono detti notturni perché, tipicamente insorgono durante le ore del riposo notturno. In genere interessano i muscoli dei polpacci o quelli del piede provocando una notevole flessione plantare del piede o delle dita di quest’ultimo. L’intensità del dolore è tale che provocano il risveglio del soggetto.
I crampi al polpaccio sono quelli forse più facilmente gestibili in quanto, di solito, è sufficiente sollevare l’arto colpito e piegare la punta del piede verso il basso; questa manovra è in grado di ridurre efficacemente la forte sensazione dolorosa che il crampo provoca. Più difficile è invece la gestione dei crampi che interessano il piede.
Più raramente sono interessati i muscoli della zona antero-laterale della gamba e quelli della regione posteriore della coscia. I muscoli colpiti da crampi sono contratti e induriti e, a seconda dei casi, tornano alla normalità in un lasso di tempo che può variare da pochi minuti ad alcune ore. Nella maggior parte dei casi la durata dei crampi notturni è piuttosto breve, ma spesso hanno la tendenza a ricomparire nel corso della notte.
In alcuni casi, invero non troppo frequentemente, a seconda della gravità della manifestazione, il soggetto avverte un indolenzimento regionale diffuso che permane per alcuni giorni.
Cosa sono i crampi?
Come spiegato nell’articolo generale, i crampi sono contrazioni involontarie, transitorie e piuttosto dolorose che fanno la loro comparsa in determinati gruppi muscolari. Tali contrazioni si verificano più comunemente a carico degli arti, ma possono anche interessare determinati organi interni (è per esempio il caso dei cosiddetti crampi allo stomaco, crampi addominali ecc.).
Crampi notturni – Cause
Le cause alla base dell’insorgenza di crampi notturni non sono perfettamente note e le ipotesi che sono state fatte sono davvero molte; alcuni autori ritengono che il problema sia essenzialmente da ricercarsi nella disidratazione o comunque in una sudorazione eccessiva (il problema in effetti è più frequente nei mesi più caldi dell’anno); altri propendono per un basso livello ematico di minerali quali calcio, potassio, magnesio e sodio oppure di vitamina D, altri ancora ipotizzano che il problema si verifichi a causa di particolari movimenti compiuti durante il sonno.
Crampi notturni sono spesso riferiti anche da soggetti affetti da condizioni patologiche più o meno gravi quali cirrosi epatica, diabete mellito, insufficienza venosa, ipotiroidismo, morbo di Parkinson ecc., ma qui, ovviamente, la questione è decisamente diversa; non stiamo, infatti, parlando di soggetti che non accusano particolari problemi di salute e i crampi notturni, in questi casi, possono essere spesso spiegabili con gli squilibri indotti dalle patologie in corso e/o dai medicinali assunti per trattarle (per esempio i farmaci diuretici, ma anche la cimetidina, i fibrati, la fenotiazina, il litio, la nifedipina, la penicillamina, il salbutamolo, le statine e la terbutalina).
L’insorgenza di crampi notturni è spesso riferita anche da donne in stato interessante; di solito il problema tende a manifestarsi a partire dal settimo mese di gestazione e la causa è probabilmente da ricercarsi nelle alterazioni della circolazione venosa oppure a degli squilibri nei livelli ematici dei sali minerali.
La comparsa di crampi notturni, infine, è talvolta associata alla presenza della cosiddetta sindrome delle gambe senza riposo, un disturbo neurologico che si caratterizza per la necessità che il soggetto avverte di muovere le gambe.

I crampi notturni interessano in genere i muscoli dei polpacci o quelli del piede provocando una notevole flessione plantare del piede o delle dita di quest’ultimo
Prevenzione
È possibile prevenire i crampi notturni? La risposta non è facile; non essendo nota con precisione la loro causa, è azzardato fornire rimedi. C’è chi consiglia di astenersi dal consumo di caffeina e di altre sostanze a effetto stimolante, mentre altri suggeriscono di eseguire alcuni esercizi di stretching prima di coricarsi. Altri consigli sono relativi all’assunzione di vitamina E.
Crampi notturni e chinino
Vi è poi il suggerimento del ricorso ai farmaci, in particolar modo a quelli a base di chinino. Va però precisato che l’utilizzo di questa tipologia di farmaci per combattere i crampi notturni è fonte di notevoli discussioni fra gli addetti ai lavori; se è vero che molti sono favorevoli, è altrettanto vero che molti altri sono nettamente contrari, anche a fronte dei numerosi e talvolta gravi effetti collaterali a essi legati (disturbi cutanei, ematologici, uditivi, visivi ecc.). Attualmente, tutto considerato, la bilancia sempre pendere dalla parte di coloro che sconsigliano il ricorso al chinino.