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Sonnolenza diurna

La sonnolenza diurna è un problema lamentato da moltissime persone; se è vero che, come vedremo, tale manifestazione può essere dovuta a moltissime condizioni patologiche, è altrettanto vero che essa, in molti casi, è legata a uno stile di vita non ottimale (abuso di alcol, troppo poco tempo dedicato al necessario riposo, ritmi di vita sregolati, abuso di sostanze stupefacenti, cattiva alimentazione ecc.). Interessa generalmente soggetti adulti e anziani, ma a seconda delle cause sottostanti non ne sono esenti nemmeno le persone di più giovane età.

La sonnolenza diurna è caratterizzata da una difficoltà più o meno marcata del soggetto nel rimanere sveglio; il livello di coscienza e quello di attenzione diminuiscono; la persona, inoltre, avverte la netta e fastidiosa sensazione di pesantezza delle palpebre, sbadiglia frequentemente, tende a sfregarsi gli occhi e talvolta può apparire piuttosto irritabile.

In ambito medico si parla tecnicamente di ESD, ovvero eccessiva sonnolenza diurna; la si descrive come un sintomo caratterizzato da una sonnolenza marcata, generalmente associata a mancanza di energia; tale manifestazione può essere presente anche nel caso in cui la durata del riposo notturna sia apparentemente adeguata e anche prolungata.

Sonnolenza diurna – Cause

Molte sono le possibili cause di sonnolenza diurna (malattie epatiche, disturbi del sonno, farmaci, abuso di alcolici, jet lag ecc.); di seguito una breve analisi di quelle più comuni, patologiche e no.

Sonnolenza dopo pranzo – La sonnolenza postprandiale è un problema abbastanza comune nei soggetti affetti da disturbi epatici e nei forti mangiatori; il sangue, infatti, in questi casi viene richiamato dall’apparato digerente con conseguente anemia cerebrale; questa forma di sonnolenza diurna deve essere combattuta modificando le proprie abitudini alimentari; pasti troppo pesanti o troppo veloci non sono certo l’ideale per una corretta digestione con tutto quello che ciò comporta; a tale proposito invitiamo alla lettura del nostro articolo Dieta per la cattiva digestione, dove è possibile trovare validi suggerimenti per affrontare tutti i problemi correlati a una digestione difficile.

Sonnolenza diurna e disturbi del sonno – Molto spesso la sonnolenza diurna è conseguente a disturbi del sonno (insonnia, sindrome delle gambe senza riposo, disturbo del sonno legato ai turni di lavoro, sindrome da stanchezza cronica, apnea notturna, sindrome di Gélinau ecc.); fra quelli citati, l’insonnia è sicuramente il problema principale; si tratta un disturbo caratterizzato da una riduzione della quantità o della qualità del sonno; le cause che possono provocarla sono numerose ed è su queste che si deve agire per rimuovere il problema principale e quelli secondari a esso. Per approfondimenti sull’argomento invitiamo alla lettura del nostro articolo Insonnia.

Sonnolenza da farmaci – Sono molti i principi attivi che possono provocare sonnolenza diurna; spesso dietro ai problemi legati a questi medicinali vi è un loro abuso o comunque un uso non corretto; è anche vero però che in molte altre occasioni questi farmaci devono essere assunti per oggettivi problemi di salute.

Fra i farmaci in cui la sonnolenza compare spesso, se non sempre, come effetto collaterale, vi sono gli psicofarmaci; rientrano in questa categoria i farmaci antipsicotici, gli antidepressivi, gli stabilizzanti dell’umore, gli ansiolitici e i farmaci ipnoinducenti.

La sonnolenza diurna, per esempio, è l’effetto indesiderato più comune delle benzodiazepine, una classe farmacologica con proprietà ansiolitiche, anticonvulsive, anestetiche, ipnotiche, miorilassanti e sedative.

Chi assume psicofarmaci deve quindi prestare una notevole attenzione nella guida di veicoli o nell’usare macchinari pericolosi perché il torpore provocato da questi medicinali può protrarsi per lunghi periodi di tempo nel corso della giornata; tale condizione può essere aggravata se oltre ai farmaci si assumono bevande alcoliche.

Un’altra classe di farmaci che può indurre sonnolenza diurna è quella degli antistaminici, in particolar modo quelli di prima generazione (difenidramina, clorfeniramina, triprolidina e dimenidrinato); negli antistaminici di seconda e terza generazione l’effetto sedativo è molto meno marcato.

Altri farmaci che possono provocare sonnolenza diurna sono i FANS (i farmaci antinfiammatori non steroidei, in particolar modo l’indometacina, il naprossene, l’ibuprofene e il diclofenac), gli anticonvulsivanti (in particolar modo agli inizi della terapia), gli antipertensivi (generalmente agli inizi della terapia), i farmaci usati nella terapia del morbo di Parkinson (alcuni principi attivi in particolare – pramipexolo e ropinirolo – sono stati associati alla comparsa di attacchi improvvisi di sonno irresistibile) l’insulina e gli ipoglicemizzanti orali.

Sonnolenza e patologie – Le patologie che possono provocare sonnolenza diurna sono, come abbiamo accennato in apertura, molto numerose; è quindi opportuno, quando il sintomo è costantemente presente e non ha altre spiegazioni certe, indagare l’eventuale presenza di una patologia sottostante; spesso si tratta di problemi che riguardano il fegato, ma non solo.

Sonnolenza diurna e tiroide – L’ipotiroidismo (ridotta funzionalità della tiroide) merita un cenno a parte perché si tratta di una condizione patologica che può indurre sonnolenza diurna anche nel caso in cui il riposo notturno sia adeguato; è un disturbo che è solitamente associato a un generale rallentamento delle attività fisiche e psichiche del soggetto.

Sonnolenza e cambio di stagione – Molte persone lamentano sonnolenza diurna e altri disturbi più o meno lievi durante il cosiddetto cambio di stagione; si tratta però, nella quasi totalità dei casi, di un falso problema; invitiamo a riflettere sulla questione tramite la lettura del nostro articolo Cambio di stagione.

Sonnolenza diurna e alcol – L’alcol è una sostanza che agisce sul sistema nervoso centrale; a basse dosi può spesso avere (ma non sempre) effetti stimolanti (senso di allegria, facilità al riso, rilassatezza), ma a dosi più elevate agisce come depressivo del SNC causando torpore, problemi di concentrazione, difficoltà di coordinazione motoria ecc.

Per approfondire questo argomento rimandiamo ai vari articoli del sito dai quali è possibile ricavare dettagliate informazioni: Indice alcolico, Vino, Alcol e prestazione e Alcolismo.

Sonnolenza e jet lag – Un’altra causa di sonnolenza diurna degna di nota è la cosiddetta sindrome da fuso orario, condizione forse più conosciuta come jet lag; si tratta sostanzialmente di un problema di adattamento del nostro organismo che, nel corso di un lungo viaggio aereo che comporta l’attraversamento di più meridiani, si trova costretto ad adattare il proprio “orario” con il nuovo ciclo giorno/notte del luogo di arrivo. Possono occorrere da alcune ore a diversi giorni prima l’organismo si adatti alla nuova situazione.

Sonnolenza diurna - Cause

La sonnolenza diurna può dipendere da svariate cause, più o meno gravi; in molti casi, però, è semplicemente legata a uno stile di vita non ottimale

Sonnolenza diurna nell’anziano

La sonnolenza diurna nell’anziano è un problema comune che, oltre alle cause citate nel paragrafo precedente, potrebbe essere uno dei sintomi della presenza della malattia di Alzheimer; è il risultato di uno studio pubblicato nel 2018 sulla rivista Jama Neurology; non è però ben chiaro in che modo il morbo di Alzheimer e la sonnolenza diurna siano correlati; è cioè possibile che la proteina beta-amiloide (nel cervello di chi è affetto dalla malattia i neuroni iniziano a produrre questa proteina con formazione delle tipiche placche) si accumuli in seguito a disturbi del sonno (e che siano questi a causare la sonnolenza) oppure, al contrario, è possibile che sia l’accumulo di beta amiloide che favorisca i disturbi del sonno e, conseguentemente la sonnolenza diurna.

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