La presenza di vermi nelle feci è un segno clinico piuttosto comune, soprattutto nella popolazione pediatrica, ma anche gli adulti è possibile il verificarsi di tale problematica.
I vermi (o, più tecnicamente, elminti) più frequentemente responsabili di infezioni parassitarie nell’uomo sono gli ossiuri (Enterobius vermicularis, responsabili dell’ossiuriasi, infestazione che interessa soprattutto i bambini), gli ascaridi (Ascaris lumbricoides, responsabili dell’ascaridiasi), gli anchilostomi (Ancylostoma duodenale e Necator americanus, responsabili dell’anchilostomiasi) e le tenie (Taenia saginata e Taenia solium, responsabili di teniasi).

La tenia è uno dei vermi più frequentemente responsabili di parassitosi intestinali umana
Vermi nelle feci dei bambini: gli ossiuri
Come accennato in apertura, il riscontro di vermi nelle feci è frequente nei bambini; secondo la maggior parte degli autori, l’ossiuriasi (l’infestazione parassitaria più comune nei più piccoli) interessa circa il 25-30% dei bambini in età prescolare e scolare.
Le ragioni per cui i bambini sono molto suscettibili alle infestazioni parassitarie sono facilmente spiegabili:
- il loro sistema immunitario non ha ancora raggiunto la definitiva maturità
- il loro senso dell’igiene è approssimativo (è comune per loro giocare nel fango o toccare comunque cose molto sporche e poi portarsi le mani alla bocca senza prima essersele lavate).
Nel caso di ossiuriasi i vermi nelle feci appaiono come striscioline filiformi di piccole o piccolissime dimensioni (le femmine possono arrivare a una lunghezza di circa 1,3 cm, mentre i maschi non superano il mezzo centimetro).
Sintomi – Di norma il bambino riferisce un forte prurito (generalmente nelle ore della notte, cosa che disturbo il riposo notturno) nella zona anale e in quella perianale; il grattamento è inevitabile e il fatto che i bambini portino spesso le mani alla bocca è un fattore che favorisce l’auto-infestazione.
Oltre al riscontro di vermi nelle feci e al prurito anale, perianale o vulvare, si possono avere altre manifestazioni poco specifiche (sensazione di malessere, agitazione, sonno disturbato, mal di pancia).
Va precisato che, al di là dei fastidi sopraccitati, l’ossiuriasi non comporta gravi conseguenze.
Terapia – La terapia è semplice ed è basata sull’assunzione (in due somministrazioni, una a distanza di quindici giorni dall’altra) di un farmaco antiparassitario che, peraltro, dovrebbe essere assunto da tutti i membri del nucleo familiare, ovviamente se conviventi. È poi necessario lavare a 60 °C la biancheria intima, la biancheria dal letto e quella da bagno, gettando via le spugne che sono state utilizzate per lavarsi.
La prevenzione passa da una corretta igiene; in particolare è opportuno che il bambino si lavi beni le mani (o che gli siano lavate se è ancora troppo piccolo) dopo essere stato in bagno.
Vermi nelle feci degli adulti
Il riscontro di vermi nelle feci degli adulti è un evento meno comune, ma non poi così raro. I patogeni più comunemente coinvolti sono gli ascaridi, le tenie e gli anchilostomi; più rara l’infestazione da ossiuri; peraltro, va precisato che, a differenza di quanto accade con questi ultimi nel caso dei bambini, non sempre è facile individuare i vermi nelle feci degli adulti; ovviamente non è il caso della tenia, un parassita che può raggiungere lunghezze ragguardevoli (anche 7-8 metri); nel caso di teniasi però, non viene rinvenuto il verme intero, ma alcuni suoi segmenti di colore bianco-giallastro che ricordano piccoli pezzi di tagliatelle. Rimandiamo all’articolo Tenia per un approfondimento specifico su sintomatologia e modalità di cura; qui ci limitiamo a ricordare che la principale causa di infestazione è l’ingestione di carni crude o comunque poco cotte infettate dai patogeni in questione.
Altra causa frequente di vermi nelle feci è l’ascaridiasi, diffusa in particolar modo nelle zone tropicali e in quei Paesi in cui il grado di igiene non è particolarmente elevato. Le femmine degli ascaridi possono raggiungere lunghezze ragguardevoli (35-40 cm circa); oltre alla presenza di vermi nelle feci, ben visibili per le loro dimensioni e per la colorazione crema o rosacea, si possono avere sintomi gastrointestinali e respiratori. La terapia è farmacologica e si basa sulla somministrazione di farmaci antielmintici; importante la prevenzione: è opportuno lavare con cura la frutta e la verdura, lavarsi bene le mani ed evitare il contatto con acqua e cibi potenzialmente contaminati (occorre una certa attenzione quando ci si reca, per lavoro o per turismo, nelle zone più a rischio).
I vermi nelle feci sono un segno riscontrabile anche in caso di anchilostomiasi, una parassitosi diffusa soprattutto nei Paesi a clima caldo-umido e nelle regioni caratterizzate da un clima temperato; nel nostro Paese è diventata più rara che in passato. Clinicamente è caratterizzata, oltre che dalla presenza di vermi nelle feci la cui lunghezza varia dai 6 ai 12 mm circa, anche da disturbi gastrointestinali, manifestazioni cutanee, turbe nervose e anemia. La trasmissione in questo caso non avviene per ingestione, ma per contatto con terreni contaminati.
La terapia è farmacologica; si utilizzano di solito i farmaci antielmintici albendazolo o mebendazolo.